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SI GIOCA A CARTE COPERTE

Nazionale,

Comunicato n.16/07

E’ questa la sensazione che abbiamo provato nel corso della riunione di ieri per la definizione del Contratto Integrativo 2006.

 

Dai vari interventi sembrerebbe che l’accordo sia ancora lontano:

 

La "peronista" UIL (che interviene costantemente per ultima cogliendo spunti dagli interventi precedenti) ha cercato di elencare tutte le categorie e gruppi di lavoratori, senza indicare con chiarezza soluzioni praticabili;

 

La "laburista" CGIL ha lamentato una scarsa attenzione riguardo l’attribuzione delle posizioni organizzative ai C3, dal momento che l’ultima bozza si limita ad applicare l’Art. 24 del CCNL;

 

La "monarchica" CISL ha mostrato insoddisfazione per i contenuti riguardanti "gli integratori di processo" (ma, si sa, da quelle parti non si accontentano mai…).

 

 

Apparentemente sembrerebbe tutto in alto mare. Eppure abbiamo avuto la netta sensazione che un accordo sia stato raggiunto, tra amministrazione e confederali, al di fuori del tavolo sindacale ufficiale, e la riunione di ieri sia stata solo un bluff, in attesa di scoprire le carte nella prossima riunione di giovedì.

 

Una sensazione che arriva anche dagli interventi della CGIL a favore degli integratori di processo e della CISL a sostegno delle posizioni organizzative per i C3.

 

Un clima decisamente surreale, da commedia delle parti, nel quale il capo del personale ha voluto metterci del suo, lanciando un preciso segnale nei nostri confronti, quando a fine riunione ha richiamato il MEMORANDUM per il pubblico impiego siglato da CGIL-CISL-UIL.

 

Ci si vuol forse far capire che è solo con queste organizzazioni sindacali che l’amministrazione intende dialogare in modo costruttivo, lasciando poi alla pantomima del tavolo ufficiale la celebrazione solo formale del rito "democratico"?

 

Ebbene avranno pane per i loro denti, dal momento che non siamo disposti a cedere un millimetro di quegli spazi d’intervento diretto e partecipato che ci siamo conquistati con anni di sacrifici e di lotte.

Sono avvisati.