Alla luce dell'alluvione che ha maggiormente colpito i territori di Vicenza e Verona, c e lo siamo chiesti e lo chiediamo ai cittadini, è giusto non sapere come sono stati investite le risorse derivanti dal pagamento delle tasse per ciò che riguarda la prevenzione delle calamità naturali del tipo alluvionale? (potremmo fare la stessa domanda per per i terremoti, gli incendi e gli infortuni sul lavoro ma affronteremo gli argomenti in un'altra circostanza)
E' giusto non interpellare chi di fatto da otto anni ha sostituito il Magistrato alle Acque?
Si sono fatte ancora quelle che sono le attività di prevenzione di catastrofi, manutenzione dei bacini idrici, interventi mirati e a volte anche forzati nei confronti delle amministrazioni locali per evitare che qualcuno ci rimettesse la vita o semplicemente beni materiali?
E' giusto abitare ad esempio a Monteforte d'Alpone e subire regolarmente l'inondazione dello scantinato o garage su una abitazione di recente o vecchia costruzione?
Partecipare di più a quelle che sono le normali attività politiche delle amministrazioni locali, provinciali o regionali dovrebbe essere un obbligo per tutti coloro hanno da sempre lavorato e pagato le tasse.
I nostri comuni hanno investito diverse risorse in Protezione Civile, ma erano investimenti di Prevenzione delle catastrofi o di rimedi post-catastrofe?
Questa è la domanda a cui ognuno di noi dovrebbe dare una risposta; una osservazione è sicura, dopo il Magistrato alle Acque la competenza della gestione dei bacini idrici alle Regioni non ci è sembrata troppo azzeccata!
Sarà il caso di rivederla?
Sarà il caso di aumentare la PREVENZIONE CIVILE anziché la PROTEZIONE CIVILE?