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FIAT

Silenzio, stampa!

Roma,

Da un po’ di giorni alcuni organi di stampa, dopo averci sistematicamente e pervicacemente ignorato anche quando era impossibile farlo, si dilettano a mettere in evidenza, come se fossero il principale obbiettivo della USB, gli episodi di scritte e lanci di materiale vario nei confronti di uffici della Cisl o della Fiat. Addirittura fotografie della nostra bella, ma ignorata dalla stampa, manifestazione nazionale di sabato 9 a Torino contro il modello Fiat, il nuovo patto sociale e i sindacati complici vengono associate ad articoli che parlano addirittura di inchieste dei servizi segreti tendenti a dimostrare che al corteo della Fiom, e di tutta la sinistra politica italiana, del 16 ci saranno infiltrati che contesteranno e provocheranno incidenti, quasi a far intendere che se ciò accadrà potrà essere imputato all’Unione Sindacale di Base. In fin dei conti c’è sempre bisogno di un colpevole!

Vogliamo chiarire subito, come ormai è risaputo a tutto il mondo politico e sindacale,  che la USB a quella manifestazione non ha aderito e non ci sarà e che quindi non potrà “infiltrarsi” per il semplice fatto che non intende parteciparvi.

Chiediamo quindi a tutta la stampa di smetterla di metterci all’indice come coloro che potrebbero organizzare contestazioni a quella manifestazione.

Noi non ci saremo. Non solo perché non coinvolti nei processi decisionali che hanno portato all’indizione della manifestazione, ma anche perché pensiamo che la Fiom, che pure ha tutto il diritto di difendere il proprio futuro, visto che è evidentemente sotto attacco,  ha compiuto almeno un paio di errori gravi:

1)    ha politicizzato la manifestazione; che si è trasformata da iniziativa sindacale in iniziativa politica, per di più nel pieno di una crisi politica che probabilmente porterà a breve a elezioni anticipate, venendo meno a quello che per noi è un principio sacro ed inviolabile e cioè l’indipendenza, sempre, dell’organizzazione sindacale rispetto ai partiti;

2)    sta cercando di sussumere la funzione confederale pur non essendo una confederazione e non avendo alcuna intenzione, così almeno appare, di fare il passo necessario della rottura con la Cgil di Epifani che, comunque, concluderà la manifestazione di sabato assumendone quindi la paternità.

La manifestazione nazionale di Torino del 9 ottobre cercava proprio di mettere in luce, a nostro avviso riuscendovi pienamente, che l’attacco in corso non è un attacco solo ai metalmeccanici o agli operai della Fiat, ma attacco generale a tutto il mondo del lavoro e che merita di essere contrastato da tutto il mondo del lavoro. E’ chiaro che emerge con forza la necessità di sviluppare una nuova confederalità, non complice e non concertativa, capace di dare risposte generali ad attacchi generali che puntano a ridisegnare complessivamente le relazioni industriali e sociali nel paese e che hanno bisogno, per riuscire, della divisione del mondo del lavoro e dell’isolamento di chi il conflitto capitale/lavoro non solo ritiene non si sia estinto, ma addirittura ha la pretesa di organizzarlo.

Riteniamo che il confronto tra noi e la Fiom, confronto tra forze sindacali democratiche, di massa e conflittuali debba proseguire, dopo il 16,  con la franchezza e con la disponibilità di sempre alla relazione, sincera anche se aspra, di chi persegue lo stesso fine.

 


USB deve scrivere a Repubblica

a La Repubblica
Alla c.a del Direttore Ezio Mauro

Egregio Direttore,

in merito all’articolo apparso in data odierna (14/10, ndw) su La Repubblica a pag. 13, dal titolo “Rischio infiltrati, l’allarme dei servizi”, a firma di Alberto Custodero, corredato da una foto che ritrae una manifestazione dell’Unione Sindacale di Base, in cui appaiono visibili e riconoscibili le bandiere della nostra Confederazione, intendiamo sottolineare che USB non avrà modo di “infiltrarsi” alla manifestazione indetta dalla Fiom per il 16 ottobre in quanto non solo non ha mai aderito a tale manifestazione e non sarà dunque presente in piazza, ma non è mai stato costume della nostra organizzazione infiltrarsi nelle altrui iniziative. Riteniamo pertanto quantomeno improprio e fuorviante l’accostamento tra l’articolo e la foto così come pubblicati dal Suo quotidiano.

Per l’Esecutivo Nazionale USB - Pierpaolo Leonardi