"Lavorare anche meno, pur di lavorare tutti". È lo slogan con cui Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, sintetizza il piano del Governo per salvare i posti di lavoro messi a rischio dalla crisi.
Il Governo che fino a un mese fa presentava le misure sullo straordinario come un antidoto alla crisi, oggi presenta le misure sulla riduzione dell'orario di lavoro come un antidoto alla stessa crisi.
Il Governo di Berlusconi ci ha provato e ci prova ancora a minimizzare, a spargere un inutile e ingannevole ottimismo, anche perché non è supportato da efficaci rimedi, e a ripetere che la crisi finanziaria, economica e sociale in atto è un'invenzione di certi mass-media.
Lo slogan del ministro Sacconi sembra riecheggiare uno dei capisaldi della sinistra ma a pronunciarlo è stato un ministro di destra, a dimostrazione che oggi è di moda cogliere il facile entusiasmo di statalizzare le perdite.
L'ipotesi sembra seguire la strada della settimana corta indicata dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel e misure analoghe che dovrebbero essere adottate anche in Gran Bretagna.
Che questo sia un Governo che si piega in direzione del vento e smentisce, con i fatti, quello che poco prima afferma, è oramai assodato.
Perché ci raccontano che riducendo le ore di lavoro e gli stipendi vogliono fare come la Merkel, senza dire poi che lo stipendio di un lavoratore tedesco è superiore del 40% a quello di un lavoratore italiano?
Perché invece non risponde alla richiesta di estendere a "tutti" gli ammortizzatori sociali, a partire dagli ultimi nell'indecente scala sociale, dai precari, per arrivare agli immigrati, costretti da una legge razzista a perdere, insieme al lavoro, la possibilità di cercarne un altro perché espulsi in quanto colpevoli di essere stati licenziati?
Perché, piuttosto, non decidere di risolvere i limiti maggiori del nostro Paese che stanno tutti nell'arretratezza del suo Sistema Paese?
Non c'è bisogno di dimenarsi tanto per scoprire l'ennesimo tornaconto mal celato, sono molte le cose che non convincono.
Quale credibilità può avere un Governo che solo un mese fa spiegava che per salvare l'Italia dalla Grande Crisi bisognava lavorare di più, fare straordinari a go-go così da rendere i nostri prodotti i più competitivi del mondo? Ma erano tempi - un mese fa - in cui chi denunciava la gravità della crisi veniva preso per pazzo.
Attendiamo fiduciosi il prossimo slogan, nel frattempo, SOCIALIZZIAMO LA MISERIA!