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Internazionale Greece

Solidarietà ai compagni greci contro l'attacco repressivo al corteo giovanile contro la guerra

Nazionale,

Chi appoggia gli interventi militari imperialisti, fa guerra anche al proprio popolo

Ieri, 16 aprile, si è tenuto ad Atene un corteo, animato da centinaia di giovani attivisti, contro l'appoggio del governo greco Syriza-Anel alle azioni militari contro la Siria da parte di USA, Francia e Gran Bretagna, con il consenso degli altri stati membri della NATO e dell'UE.
La risposta del governo a chi esprimeva dissenso verso la scelta di ospitare basi militari sul terreno greco e favorire il movimento delle navi militari nel Mare Egeo è stata, come sempre più spesso succede, di violenta repressione.
La polizia in tenuta antisommossa ha attaccato i partecipanti al corteo con cariche, gas lacrimogeno, idranti e granate stordenti, mandando all'ospedale tre manifestanti e sequestrandone altri tre.
Il governo Syriza-Anel, quindi, cede territori e tratti di mare greco alle forze imperialiste per uccidere persone e attaccare stati al fine di mantenere un controllo neocoloniale sul medio oriente, e allo stesso tempo reprime con violenza il movimento giovanile che si oppone alla strategia imperialista.
Una situazione che ricorda fin troppo da vicino quella italiana: anche qui la classe dirigente, che affama il popolo con terribili riforme del lavoro, del sistema previdenziale e con la privatizzazione dello stato sociale, è complice della politica di guerra che caratterizza sempre più la condotta internazionale di UE, USA e NATO.
Anche nel nostro stato sono presenti basi militari (quella di Sigonella sta svolgendo un ruolo centrale nell'attacco alla Siria), e la spesa pubblica negli ultimi anni è sempre più dominata dagli investimenti in strutture e tecnologie militari, ingrossando così il portafogli della grande imprenditoria e industria del settore invece di investire per migliorare le condizioni di vita e i diritti della popolazione.

Questo tipo di politica non fa che aumentare conflitti, povertà e disuguaglianza tra la popolazione, sia nei paesi o aree geografiche che subiscono gli attacchi sia in quelli che ne sono protagonisti o li supportano, e come sindacato in lotta per condizioni e possibilità di vita dignitose per tutti non possiamo che prendere parte: basta guerre pagate col sangue dei popoli!

Solidarietà al popolo greco in lotta contro l'intervento militare e per le proprie condizioni di vita.

Unione Sindacale di Base