La RdB P.I esprime la propria solidarietà a tutto il personale amministrativo e ai magistrati per il grave attentato intimidatorio agli uffici della procura generale di Reggio Calabria.
Siamo vicini ai colleghi tutti che ogni giorno, nonostante le carenze di organico, i magri stipendi, si sforzano di far funzionare la macchina della giustizia, nel silenzio collettivo di un paese che non riconosce nulla a chi lavora con abnegazione e con senso civico.
Se oggi i magistrati di Reggio Calabria dicono di aver inferto colpi importanti alla “ndrangheta” oltre al loro lavoro, devono ringraziare anche il personale amministrativo.
Negli altri paesi Europei i colleghi omologhi sono indicati come un esempio, purtroppo in Italia sono additati come fannulloni dai mass-media influenzando negativamente l’opinione pubblica.
La RdB P.I. auspica che nella riunione del 7 gennaio p.v., alla presenza del ministro Maroni, si discuta tra l’altro anche delle gravi carenze di organico degli uffici giudiziari della Calabria, dato che in questa regione si combatte una delle mafie più agguerrite a livello mondiale. Più in generale ci piacerebbe che si affrontasse il problema di come far funzionare gli uffici giudiziari del paese con il poco personale rimasto e con le dotazioni strumentali obsoleti esistenti. Si fermi con riforme serie e strutturali il lento dissolvimento della Giustizia e il degrado in cui sta sprofondando.