Che l'ANP, i vicari e le RSU complici si mettano l'animo in pace
Con l'avvicinarsi dei quiz Invalsi, arriva, come ogni anno, il balletto di voci sulla presunta obbligatorietà per i docenti a collaborare con l'Invalsi, somministrando e correggendo i quiz.
Nei Collegi dei docenti, nelle assemblee dei sindacati complici o nei corridoi ai colleghi viene somministrata una dose di “terrorismo” che sostiene che da quest'anno è tutto obbligatorio, sulla base di leggi e sentenze che questi ignoranti non hanno mai letto.
Facciamo chiarezza: l'anno passato nel decreto “milleproroghe” 2011 inserirono i quiz tra le attività ordinarie, come le uscite didattiche o le iscrizioni degli alunni, ma ciò non comporta che ognuno debba occuparsene.
Quest'anno, sventolano una sentenza del Tribunale del Lavoro di Trieste che l'Associazione Nazionale Presidi ha diffuso come un morbo. La richiesta di risarcimento (infondata giuridicamente ma comprensibile a qualunque docente) era per danno morale da parte di una collega che si è legittimamente rifiutata di somministrare le prove e che le ha però viste svolgere dai suoi alunni perché somministrate da un altro insegnante. La sentenza ha respinto la richiesta di risarcimento morale, ma il solerte magistrato è uscito dal seminato e ha aggiunto nelle motivazioni una non richiesta dissertazione sul presunto obbligo di somministrazione e correzione dei quiz. Tutti sanno che le sentenze di un giudice ordinario in Italia non fanno giurisprudenza e che l'organo legislativo è ancora il Parlamento della Repubblica. L'A.N.P. anche in questo caso ha preso una “cantonata”!
Non nascondiamoci
Pedagogisti ed esperti statistici hanno dimostrato l'inattendibilità e la dannosità di un sistema di valutazione a quiz, tanto più quando lo stesso strumento di misurazione viene utilizzato per valutare il sistema nazionale, le singole scuole, gli apprendimenti degli alunni (solo quelli che non creano difficoltà statistiche) e presto il lavoro dei docenti.
Sono stati scritti fiumi di parole, ma ancora molti colleghi sono intimoriti o semplicemente pigri e non vogliono sostenere la fatica dell'opposizione a dei quiz che la stragrande maggioranza dei docenti sa essere inutili. Se è questo il problema, cari colleghi non nascondiamoci dietro leggi che non esistono, non roviniamo il nostro lavoro con l'indifferenza. Ad essere complici, dei servi stanchi, a sottrarre tempo alla didattica con stupide ed inutili esercitazioni sulle prove degli anni scorsi, si perde la dignità e il rispetto.
Serve a qualcosa opporsi?
Ogni anno l'Invalsi tenta di risponde alle nostre cercando di correggere quiz e modalità di somministrazione e valutazione. I politicanti si sbracciano per sostenere questi quiz e hanno dovuto chiedere anche l'intervento del Direttore della Banca Europea!
Quest'anno i quiz saranno somministrati in giorni separati, per impedire uno sciopero di 2 giorni (proclamato con successo negli scorsi anni).
Perchè politicanti e Invalsi corrono ai ripari se la nostra opposizione non conta nulla?
La loro crisi li sta travolgendo, a noi toccherà limitare i danni fermando i loro piani e riconquistando la nostra libertà di pensiero, di insegnamento.. di costruire la scuola con la S maiuscola!
BOICOTTIAMO CON OGNI MEZZO I QUIZ!
7 maggio Sciopero nella Scuola Primaria; 14 maggio Sciopero nella Scuola Media;
16 maggio nella Scuola Superiore