Con il decreto legge n. 40 del 2 marzo 2010,convertito nella legge 73 del 22 maggio 2010, si è disposta la soppressione delle Direzioni Territoriali del Ministero dell’Economia e delle Finanze con il passaggio delle funzioni alle Ragionerie Territoriali dello Stato ed il transito del personale su base volontaria all’Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato.
Il dl n. 78 del 31 marzo 2010 convertito nella L. 122 del 30 luglio 2010, ha invece disposto la chiusura delle Commissioni mediche di verifica, finora operanti a livello provinciale, e la loro dislocazione solo nei capoluoghi di regione.
Il risultato, dopo l’uscita del Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2010, è quello che si sono perduti 3596 posti di lavoro sui vari territori provinciali con la ricollocazione di 1794 lavoratori presso i Monopoli di Stato e il rimanente personale presso le Ragionerie Territoriali dello Stato.
Questa operazione di trasferimento di personale dal MEF all’AAMS ha lo scopo di istituire le articolazioni provinciali dei monopoli, potenziando l’attività di controllo sul settore giochi, in vista della costituzione dell’Agenzia del Gioco. Insomma si sacrificano servizi essenziali per aumentare i profitti del gioco.
La USB ha fortemente contrastato questi provvedimenti denunciandone le finalità e gli effetti devastanti sulla quantità e qualità dei servizi finora erogati da questi uffici all’utenza.
Le conseguenze negative saranno inevitabili considerato che le Direzioni territoriali del Ministero dell’Economia e delle Finanze erogano servizi vivi come stipendi e pensioni, mentre le Commissioni mediche di verifica si occupano dell’accertamento dell’inabilità civile.
Sicuramente le Ragionerie Territoriali dello Stato, che svolgono già i compiti istituzionali di competenza, non potranno assicurare lo stesso livello dei nuovi servizi provenienti dalle DTEF con il transito della metà del personale.
Oltre a questo i posti di lavoro cancellati rappresenteranno un impoverimento dei territori già martoriati da una crisi economica che ha già cancellato migliaia di posti di lavoro.
La USB P.I. è fermamente intenzionata a continuare la battaglia a tutela dei lavoratori del MEF, mandati allo sbaraglio, e dei cittadini/utenti, che subiranno pesanti disservizi, mediante azioni di denuncia e di protesta a livello territoriale e nazionale.