L’USB di Lodi ha organizzato una cassa di resistenza per i 52 lavoratori della Erre.B. che lavoravano in appalto presso la sede di Carpiano della multinazionale del trasporto MTN. Il motivo era che avevano alzato troppo la testa e preteso di aver riconosciuti i propri diritti. A nulla sono valsi gli incontri con il prefetto di Milano: la MTN, vera controparte dei lavoratori, vuole concordati e fallimenti pilotati non solo per non far riassumere i dipendenti della Erre.B. ma anche per non tirare fuori un euro. La cassa di resistenza serve per dare un aiuto concreto a chi, licenziato da settembre, non sa come sfamare se stesso e la propria famiglia. L’USB di Lodi aspetta fiduciosa, sicura che la solidarietà degli iscritti e dei lavoratori tutti si dimostrerà concreta ancora un volta.
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