Lavoratori,
mentre nel viterbese la situazione è grave, anche in questi giorni come da tempo ormai, le alte cariche del dipartimento girano per il territorio. E pochi operatori mantengono in piedi il soccorso tecnico urgente nella provincia. La quale ultimamente si è vista chiudere un distaccamento nella parte nord, arteria importante per la salvaguardia di una vasta zona ormai in balia degli eventi (GRADOLI).
E malgrado la sola presenza di una partenza completa e di, quando va bene, una seconda o qualche rincalzo ridotto. Un buon picchetto d’onore ha ricevuto qui a Viterbo il sottosegretario (formato da precari per intenderci) che ha concesso anche qualche minuto del suo tempo per dare delle comunicazioni ai lavoratori.
Come è ormai prassi il sottosegretario si è divertito a comunicare le grandi conquiste fatte, e nel contempo ha anche fatto un pò di sana propaganda dicendo che fondo per l’emergenza ed ONA sono ormai problemi risolti, crederci...!!!
Alla fine dell’incontro ha lasciato i lavoratori con la promessa di 1000 assunzioni di nuovi VF per risolvere il problema dell’ormai cronica carenza di personale.
Noi come USB abbiamo evidenziato che la realtà che ci circonda è ben diversa da quella descritta dal sottosegretario, ricordando che forse servirebbe qualche promessa in meno ed un po’ più di realismo. Visto che l’unica vera realtà consiste nel fatto che nel giorno dopo la “visita” del sottosegretario un'unica partenza, ed un appoggio di fortuna (quasi una seconda), copriva tutto il territorio viterbese e che la situazione del parco mezzi è catastrofica.
Lavoratori per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!
C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio!
Per tutto questo che ci spetta e dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.
LAVORATORI: RISPONDIAMO CON LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBRE A ROMA