Lavoratori,
ogni giorno leggiamo comunicati sindacali che si sbracciano ad accreditarsi meriti per le grandi conquiste che si stanno ottenendo, oppure ad elogiare i vari governi per le attenzioni e sensibilità nel valorizzare il corpo nazionale.
La RdB/CUB, nutre grossi dubbi sulle iniziative del governo, prima di tutto perché elemosinarci una specificità una tantum non ci sembra un grande risultato, in secondo luogo, pensiamo, che i servizi esterni incentivati da una indennità non siano altro che un modo per aumentarci l’orario di lavoro, cosa che permette all’amministrazione di ridurre le assunzioni o non assumere nessuno.
I vigili del fuoco hanno necessità di salario fisso, piuttosto che, di questi gineprai, di indennità o contentini ed ogni anno in fila per la questua poiché devono essere rifinanziati.
Queste indennità servono solo ad ingannare i lavoratori dopo che i sindacati complici con il governo, hanno partorito il nuovo modello contrattuale (triennalità), previsto gli aumenti su accordi di secondo livello (senza nessun reale aumento del potere di acquisto), concordato salari nazionali stabiliti su “parametri previsionali” in ambito europeo, depurati dall’aumento dei prezzi energetici benzina, gas… (nemmeno il tasso di inflazione).
Ne risulterà che la retribuzione globale sarà ancora più penalizzata anche perché il recupero tra inflazione prevista e reale, depurata, sarà decisa al fine di ogni triennio. Figuriamoci quali aumenti contrattuali potremo aspettarci!!
Ma al peggio non c’é mai fine, poiché nell’accordo è previsto che i CCNL possono subire deroghe, in pejus, sia sulla parte salariale che normativa. Si stabilisce inoltre che la dinamica retributiva possa diminuire per favorire la crescita economica. Ed in ogni caso gli aumenti spetteranno solo al personale in servizio alla data di raggiungimento dell’accordo. Che dire!!!
Mentre sulla CATEGORIA USURANTE non sono serviti nemmeno gli studi presentati negli anni passati dalla RdB/CUB, riguardo le attività dei vigili del fuoco, il metabolismo accelerato nelle attività di soccorso, la componente stressogena dovuta al prefigurasi di un drammatico scenario di intervento, lo stress dell’intervento e della vita nei luoghi di lavoro.
Cosi come per gli interventi, senza tornare sulle cose prodotte da RdB/CUIB, oggi facciamo riferimento allo studio sugli effetti per la salute dei vigili del fuoco a contatto con gli incendi di rifiuti.
E’ stato accertato che il personale esposto alle emissioni inquinanti provenienti dalla combustione della spazzatura, cosi come la popolazione che vive nei pressi di inceneritori, sono soggetti a maggiori effetti avversi alla salute sia in termini di neoplasie, malformazioni, ipofunzioni tiroidea, bronchite, allergie.. che di altre patologie.
Ancora più numerose e statisticamente significative sono le evidenze sul cancro: segnalati aumenti di tale malattia al fegato, laringe, stomaco, colon-retto vescica, rene..
Infatti, qualunque sia il materiale destinato a bruciare (rifiuti urbani, tossici, ospedalieri, industriali) questo da origine a diverse migliaia di sostanze inquinati di cui solo il 10% - 20 % sono conosciuti.
La formazione di tali inquinati dipende, oltre che dal materiale combusto, dalla mescolanza assolutamente causale delle sostanze nei cassonetti o negli incendi di rifiuti liberi. Tanto per citarne qualcuno fra gli inquinati emessi possiamo distinguere: articolato – inalabile (PM1.0) – fine (PM 2.5) ed ultrafine (inferiore a 0.1 micron) metalli pesanti – diossine composti volatili, sostanze estremamente tossiche. Tutta roba salutare!
Tutti inquinati emessi dalla combustione che espletano i loro effetti nocivi sulla salute dei lavoratori perché vengono inalati o assorbiti a livello cutaneo, o perché assorbiti ricadendo sui DPI o sul terreno. A parte l’interesse dell’argomento per tutela la nostra salute i lavoratori più che nuove specificità vogliono riconosciuta la loro professionalità ed il rischio che corrono ogni giorno.
Altro che allineamento ad altri… valorizzateci per quello che gia facciamo !!