Sono migliaia i posti di lavoro a rischio a causa dell’obbligo di dismettere o vendere le società partecipate pubbliche e in house contenuto nella spending review.
Per l’USB Lavoro privato, si tratta di una norma mirata a regalare fette consistenti del mercato degli appalti pubblici alle società private di servizi, alle centrali della cooperazione e forse anche alle banche, mentre vengono colpite le condizione di vita e di lavoro di migliaia di lavoratori che operano nelle società e multi servizi di tantissimi Enti locali (Regioni, Province e Comuni). Il 50% dei precari sarebbe licenziato, come pure altre migliaia di lavoratori di quelle società che non si riuscissero a privatizzare.
Per questo domani, mercoledì 25 luglio, l’USB Lavoro Privato organizza un presidio a Roma, in via della Stamperia 8, alle ore 15.30, davanti alla Conferenza Stato Regioni riunita per discutere anche questi provvedimenti, per chiedere che le società pubbliche rimangano tali, in difesa del settore, del lavoro e dei diritti conquistati con anni di lotte.
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