Certo, ci voleva un governo di tecnici bocconiani per dirci come fare per pagare gli strozzini internazionali e nazionali, gli stessi bocconiani che raccomandano a Confindustria e sindacati complici che se proprio bisogna rinnovare i contratti nazionali va tenuto conto di non concedere aumenti salariali. Ma anche di licenziare per aumentare la produttività.
Per dare seguito al pagamento agli strozzini si fanno le Leggi come quella della SPENDIG REVIEW, Legge votata da tutto il Parlamento salvo alcune eccezioni.
La Legge di cui parliamo, la SPENDING REVIEW in italiano revisione della spesa, impone a tutte le Amministrazioni Pubbliche, tranne alcuni comparti, di tagliare i dipendenti pubblici, tagliare gli appalti sin da subito e per gli anni a seguire. Vorrebbe imporre anche lo scioglimento o la vendita delle aziende a prevalente proprietà Pubblica, alla faccia delle recenti pronunce della Corte Costituzionale.
Questi tecnici bocconiani evidentemente hanno molto a cuore i lavoratori e i Servizi Pubblici, poiché hanno improntato il loro operato con il “criterio dell’equità”!!!
Riassumendo, da quando sono al governo: hanno tagliato le pensioni e aumentato la vita lavorativa, aumentato le tasse, scippato diritti ai lavoratori non solo l’art. 18. Ora, con la SPENDIG REVIEW, si apprestano ai licenziamenti di massa e alla riduzione dei redditi sia nei settori pubblici che nel privato, agendo sugli appalti e non solo.
Negli anni passati tutti i governi di ogni colore ci dicevano che avremmo risparmiato se le pubbliche amministrazioni avessero fatto ricorso agli appalti esterni. Noi sappiamo come è andata, a chi sono andati gli appalti di qualsiasi settore pubblico, e chi si è arricchito. La Magistratura ogni tanto ne pizzica qualcuno che comunque non paga mai.
I Servizi Pubblici, i Beni Comuni vanno a rotoli:
L’Occupazione, la Sanità, la Scuola, la Ricerca pubblica, i Trasporti pubblici, l’Ambiente e il servizio ai rifiuti, l’aria che respiriamo.
In poche e semplici parole traducendo concretamente tutto questo dobbiamo dire:
pochi lavoreranno di più, saremo tutti più poveri e disoccupati e senza Servizi Pubblici, però avremo pagato gli strozzini nazionali e internazionali che sicuramente non si accontenteranno.
Basta con i tagli all’occupazione ai redditi e ai servizi! Organizziamoci e mobilitiamoci!
Non è vero che colpiranno i fannulloni, colpiranno i lavoratori pubblici e privati, i loro redditi e taglieranno i servizi.
L’Unione Sindacale di Base respinge al mittente questa politica!
Nei prossimi giorni assemblee nei posti di lavoro con all’ordine del giorno la
costituzione di un movimento generale lavoratori e utenti contro i sacrifici.
Contro anche la logica della “riduzione del danno” che propongono i sindacati complici.