Come avevamo, purtroppo, annunciato in un comunicato del 25 maggio riscontriamo ancora che, Unicoop Tirreno continua a dimostrarsi sempre più azienda e sempre più lontana dal territorio viterbese, dichiara Lino Rocchi dell’USB Viterbo, dopo l’apertura di quattro negozi di Coop Amiatina nel territorio storico viterbese, nella totale mancanza di informazione ai soci ed Istituzioni, continuano le manovre contro i precari, contro le Istituzione e contro il territorio.
Ma la Coop non dovrebbe vivere nel territorio e del territorio, così come recita la sua carta dei valori? Evidentemente non l’attuale dirigenza.
Proprio pochi giorni fa abbiamo inviato una lettera a tutti i precari, che riportiamo parzialmente in allegato, e mentre denunciavamo i fatti che sotto esporremmo, un altro increscioso episodio si verifica nella nostra Provincia, è il Sindaco di Civita Castellana, Angelelli, a mettere in evidenza il dramma che stanno vivendo 13 precari.
Questo è l’ennesimo esempio di una cooperativa lontana dal territorio e non rispettosa delle Istituzioni, prosegue Rocchi, ma è anche l’ennesimo esempio di un sindacato istituzionale, (cgil, cisl, uil), fermo, bloccato su rendite di potere che lo portano ad analizzare gli eventi in modo asettico e distaccato.
I fatti: la Direzione dell’Ipercoop di Viterbo e la Dirigenza di riferimento decidono che vi sono degli esuberi nella struttura, ma ci chiediamo:
• Sono stati dichiarati gli esuberi?
• E’ stata aperta una fase di confronto con i sindacati firmatari del Contratto (Cgil, Cisl e Uil)?
• E’ stata fatta richiesta di ammortizzatori sociali?
No, è la risposta.
Dopo aver “deciso” gli esuberi, la Cooperativa ha iniziato a mandare in comando dipendenti degli Iper mercati, nei negozi dell’ex area Tevere, Civita Castellana è solo l’esempio più lampante, ovviamente, il tutto a scapito dei precari del territorio che non verranno più assunti.
Ci sarebbe da aspettarsi manifestazioni indignate da parte dei sindacati “istituzionali”, o forse barricate o altre forme lecite di lotta e rivendicazione.
Non l’abbiamo viste né le vedremo.
Per concludere riportiamo la domanda, fatta al sindacato istituzionale, di una dipendente che è costretta, ogni mattina, a recarsi a Civita Castellana da una zona molto lontana dalla cittadina Falisca:
“ma è possibile tutto questo?”
La risposta è stata: “ lo sappiamo, però a norma di legge lo possono fare!”
Questo è il sindacato istituzionale burocrati attenti alla legge e non alle esigenze dei dipendenti, al rapporto con le istituzioni, al legame con il territorio.
Questa è la COOP che si riempie la bocca con le belle parole della carta dei servizi: ….. vivere nel territorio e del territorio……. Praticarlo poi, è un altro paio di maniche!
Siamo ormai una grande Realtà Sindacale nel territorio laziale all’interno della COOP, ci apprestiamo a confermarlo anche a viterbo, nei prossimi giorni ufficializzeremo la nostra “squadra” che spulcerà le mancanze e le belle intenzioni rimaste su carta di questa cooperativa!