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VIGILI DEL FUOCO

Stato di agitazione a Salerno: interviene il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Salerno,

 

Proclamato lo stato di agitazione presso il comando di Salerno. Le motivazioni sono la mancanza di risposte da parte della dirigenza a USB.

In allegato proclamazione stato di agitazione e la convocazione commissione paritetica locale per attuazione previste procedure di conciliazione.

 

Lett. Amm. del 08/04/2014

 

 

 

 

AL Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Prefetto Alberto DI PACE

 

Al Dirigente Generale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Dott. Ing. Alfio PINI


Al    Dirigente Generale della Direzione CAMPANIA
Dott. Ing. Guido PARISI

Al Dirigente Superiore del Comando Prov.le VVF Salerno
Dott. Ing. Paolo MOCCIA


All'Ufficio di Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott. Darco PELLOS


Al Coordinamento Nazionale U.S.B. Vigili del Fuoco


Oggetto: Dichiarazione Stato d’agitazione – Legge 146/90 e successive integrazioni e modifiche.


La scrivente O.S. con la presente proclama lo stato di agitazione sindacale nel Comando di Salerno e chiede la formale attivazione nei tempi di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie di cui alla legge in oggetto. La motivazione che determina il contenzioso sono le seguenti: Mancata Risposta;


1. La scrivente USB Vigili del Fuoco ha sollevato ripetute questioni attraverso le note prot. 03/07/2013, 05/02/2014, 11/02/2014, 13/02/2014, 29/01/2014, 08/03/2014, 11/03/2014 al fine di chiedere chiarimenti e per aprire un confronto utile al mantenimento delle corrette relazioni sindacali e soprattutto alla risoluzione di alcune problematiche.

Il Dirigente locale non ha nemmeno ritenuto opportuno di dover fornire chiarimenti negando perfino di rispondere alle note su indicate, delle quali sono state trasmesse anche al Capo del Corpo con nota 04/03/2014 per un sollecito di risposta.


Tanto premesso questa O.S. chiede agli organi in indirizzo ad attivarsi.

 

Per il Coordinamento Regionale Campania USB Vigili del Fuoco

Calogero Lacagnina


13 aprile 2014 - Il Mattino

La vertenza

Vigili del fuoco in rivolta "Pochi uomini, caos sicurezza"

L'emergenza

di Mattia A. Carpinelli

Salerno - Dopo il sit in ad Agropoli, il 2 aprile, i vigili del fuoco aderenti al sindacato Usb, hanno annunciato lo stato di agitazione. Denunciano l’assenza di relazioni con il comando provinciale di Salerno e con il suo capo, l’ingegnere Paolo Moccia. Una situazione che ha preoccupato anche il comandante nazionale dei caschi rossi, Alfio Pini, che il 9 aprile ha scritto una breve nota al comando di Sant’Eustachio, chiedendo di convocare con urgenza una seduta della commissione paritetica, per discutere delle problematiche che da tempo vengono sollevate dall’Usb e da altre sigle. A preoccupare l’organizzazione sindacale è, soprattutto, l’approssimarsi della stagione estiva che, inevitabilmente, porterà carichi di lavoro straordinari. L’inoperatività e il depotenziamento di alcuni distaccamenti, tra cui quelli del Cilento, costringerà ad un superlavoro i vigili del fuoco di Salerno e di altri distaccamenti, in primis Eboli, che sfidando le chiusure di lunghi tratti della strada Cilentana, dovranno intervenire anche nell’entroterra, impiegando ore a raggiungere i focolai degli incendi o altre situazioni di emergenza. Resta, poi, la questione degli organici che, nonostante un aumento rispetto al 2008 – oggi i caschi bianchi realmente operativi sono 432 rispetto ai 384 di sei anni fa - restando comunque sottodimensionati rispetto al numero degli interventi che, nel 2013, sono stati circa 10mila.

 

 

 

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14 aprile 2014 - Il Mattino

 

Qualche giorno fa, il 9 aprile, il dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco...

di Mattia A. Carpinelli

 

Salerno - Qualche giorno fa, il 9 aprile, il dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, d’intesa con tutte le organizzazioni sindacali del settore, ha approvato il progetto per il riordino delle strutture centrali territoriali del corpo. Centocinquanta pagine nelle quali è ridisegnato l’intero corpo da Aosta fino a Trapani. Tante le novità per la provincia di Salerno che vede innalzarsi il numero dell’organico: dai 384 del 2008 si passa a 432 vigili del fuoco operativi, su un totale di 452, tra cui figurano sette unità di personale di direzione, dodici ispettori, tre sostituti direttori, 268 vigili del fuoco, 134 caposquadra e 30 caporeparto. Di questi vigili, 126 sono destinati alla città di Salerno. Gli altri 306 sono distribuiti nei dieci distaccamenti sparsi per la provincia (Santa Marina, Eboli, Giffoni Valle Piana, Maiori, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Sala Consilina, Sarno, Vallo della Lucania e Salerno città), destinati a vigilare su uno dei territori più vasti d’Italia (4.917,47 chilometri quadrati sui quali vivono 1.093.453 abitanti) e dove, nel 2013, sono stati effettuati 10.900 interventi. Numeri importanti che, però, sembrano essere in discesa «anche grazie alla prevenzione» come sottolinea l’Usb. Ma restano comunque grandi numeri. E fare un rapporto per abitante è praticamente impossibile. Basti sapere che la direttiva europea in materia prevede che ci sia almeno un vigile del fuoco ogni mille abitanti. La provincia di Salerno, evidentemente, risulta ampiamente fuori da questi parametri. Eppure, nel progetto di riordino approvato dal dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, c’è anche una buona notizia. E riguarda proprio i distaccamenti. Quasi tutti quelli che erano fino a ieri definiti «misti», cioè composti da personale interno e da volontari, sono stati classificati come permanenti, come nei casi di Giffoni Valle Piana e di Sarno – recentemente istituito - che hanno anche ottenuto un aumento di personale, passato a 16 unità. Ma lo sforzo fatto a livello nazionale per l’Usb non è sufficiente. Almeno per quanto riguarda Salerno. Secondo Calogero Lacagnina, segretario provinciale del comparto Usb, per essere efficienti anche in vista del periodo estivo, occorrerebbero almeno altre trenta unità. Ma, per ora, sarà difficile averle. «Nell’ultima riunione tra sindacati e dipartimento nazionale – spiega l’esponente sindacale – sono state annunciate altre 600 assunzioni a partire dal prossimo 3 giugno. Ma prima che diventino operative, tra concorsi e formazione, passeranno almeno sette-otto mesi». Troppo tempo. E intanto il comparto ha già annunciato lo stato di agitazione, con una richiesta di incontro con il comandante provinciale, Paolo Moccia. Una soluzione tampone potrebbe arrivare, come avvenuto già lo scorso anno, dall’intesa tra la Regione Campania e il dipartimento nazionale, che nel periodo più intenso – tra luglio ed agosto – potrebbe portare nuove unità ad operare soprattutto nelle zone turistiche del Cilento e della Costiera amalfitana. «Abbiamo chiesto – dice Lacagnina – più attenzione in questi territori con l’assegnazione di personale specializzato che sia in grado di utilizzare mezzi speciali come autobotti e scale, perché in caso di intervento, un mezzo di supporto proveniente da Salerno impiegherebbe sicuramente più tempo, anche in considerazione della pessima viabilità». Un punto, questo, sul quale l’Usb ha sollecitato direttamente il prefetto, Gerarda Pantalone, chiedendo un intervento urgente.