A: Capo del Corpo Nazionale
Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Gioacchino GIOMI
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Bruno FRATTASI
Ministero dell’Interno
Dipartimento VV.F. S.P.D.C.
Direzione Centrale per la Formazione – Roma
Ministero dell’Interno
Dipartimento VV.F. S.P.D.C.
Responsabile dell’Ufficio Garanzia
dei diritti sindacali – Roma
e p/c
Al Ufficio Territoriale del Governo di TRIESTE
dott.ssa Annapaola PORZIO
Al Direttore Regionale vv.f. del F.V.Giulia
Ing. Loris MUNARO
Al Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Ing. Fabio DATTILO
OGGETTO: Dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere losciopero Regionale della cat egoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore.
Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco, che si riserva di promuovere lo sciopero regionale della categoria, è determinato in seguito alla risposta della Direzione regionale F.V.Giulia (dipvvf.DIR-FVG.REGISTRO UFFICIALE.U.0001598.09-02-2018) in seguito alla nostra nota di protesta (dipvvf.DIR-FVG.REGISTRO UFFICIALE.I0001569.08-02-2018) sulla sede del corso a Capo Reparto. Tale risposta appare assolutamente inadeguata alle legittime aspettative del personale e di questa organizzazione sindacale. Non è concepibile risparmiare risorse facendo ricadere l’onere esclusivamente sui lavoratori, di fatto privando le famiglie di risorse personali ed economiche, creando inoltre delle evidenti disparità di trattamento tra i lavoratori tra regione e regione, disparità che appaiono inaccettabili.
In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione Provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente. Si ricorda l’impossibilità a compiere atti pregiudizievoli in riferimento a quanto contestato.
Si preannunciano forti azioni di protesta anche attraverso tutti i canali di comunicazione.
Chiediamo infine che la procedura di conciliazione venga espletata presso la sede della Prefettura di TRIESTE.