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Industria

STM: il rinnovo del miglior integrativo della galassia è una presa in giro

Monza,

Si è conclusa il 31-10 il percorso per il rinnovo dell’integrativo aziendale tra la DA e gli eroi della trattativa ad oltranza che – oltre ai soliti eccezionali risultati – si sono divertiti con diversi e gratuiti sberleffi alla minoranza della RSU da loro volontariamente esclusa.

I delegati Rsu USB e UILM vogliono condividere con i colleghi la loro serena analisi sui risultati di questo accordo:

1 - IL PDR: mentre arriva la notizia di un premio ai dipendenti della Tenaris-Dalmine di 8000€, in ST si continua con le nuove/solite formule di calcolo che alzeranno di poco l’erogazione, con un massimale che salirà progressivamente a 5500€ ma solo nel 2026 (sic!), senza riflettere la dimensione economica dell’azienda e le prospettive di crescita. Da rimarcare i risultati della straordinaria commissione tecnica che – dopo l’investitura di delegati alfa di intelletto superiore – non ha prodotto alcunché bevendosi, nella stesura finale, tutto quanto proposto dalla DA nei primi incontri. Inoltre nessun intervento è stato inserito per evitare la penalizzazione di chi usufruisce dei congedi parentali.

2 - IL CONSOLIDAMENTO IN BUSTA PAGA: un po’ di soldi in più con aumenti spalmati in 2 anni, ma il confronto con quanto erogato nel 2022 unilateralmente dalla St (il 3% della paga base) senza alcuna trattativa rende il risultato alquanto modesto.

3 - ASSORBIMENTI DEI SUPERMINIMI: l’argomento è scomparso dall'accordo finale.

4 - VACANZA CONTRATTUALE: 700€ di punti welfare a marzo ed anche qui è da ricordare che ST unilateralmente ne ha erogati 1000 nel 2022, allorché se ne deduce che la trattativa di FIM e FIOM vale almeno -300€ rispetto a quando erogato volontariamente dall’azienda.

5 - L’ASSUNZIONE DEI CARRELLISTI: un paragrafo scritto in una maniera che concede alla DA un arbitrio assoluto su tempi e modi, con quantità minime e prevedendola solo per i diplomati; spicca la differenza con quanto fatto dalla DA negli ultimi anni, con le assunzioni in produzione di diverse persone sprovviste di diploma ma che hanno comunque lavorato con profitto. La DA potrà quindi tranquillamente richiedere ad Adecco personale NON diplomato evitando cosi future stabilizzazioni.

6 - I DIRITTI: anche qui risultati minimi, con pochi miglioramenti sul trattamento economico per per le mamme al rientro dalla maternità e sulla fruizione dei congedi per i papà, con pochissimi permessi retribuiti per per la malattia dei figli e con una ridotta fascia di età degli stessi; l’inclusione agli LGB dei congedi parentali è il solito specchietto per le allodole di pura propaganda da spendere all’esterno, a costo prossimo allo zero visti il numero dei fruitori/e, quando per la maggior parte dei lavoratori con problemi di salute che chiedono esenzioni o che devono accudire i propri familiari con problemi di malattia l'inclusione resta una chimera.

7 - ORARIO DI LAVORO DEI TURNISTI: un miglioramento sulla turnazione del 14° - senza alcun confronto precedente con i diretti interessati - dopo quasi 40 anni di vigenza e solo per rientri dalla maternità e per chi ha esenzioni mediche dal turno notturno, con penalizzazioni su salario e spettanze individuali; poi sono state concesse le briciole per gli over 58 a 21t e ciclo continuo.

8 - ORARIO DI LAVORO GIORNATA: compensazione mensile già usufruita dalla maggior parte del personale, uscita alle 15:00 del venerdì con il vincolo di non usufruire della mensa e delle 6 ore di compresenza.

9 - INQUADRAMENTO PROFESSIONALE: la solita commissione post accordo, come ce ne sono state tante e senza esito nei precedenti integrativi, tanto per non discutere del tema.

ALLA LUCE DI QUESTI STREPITOSI RISULTATI, I DELEGATI RSU USB E UILM:

  • rigettano questo accordo al risparmio per l'azienda che, con il consueto operato complice ed antidemocratico di Fim e Fiom, ha potuto eludere tutte le richieste scomode sul salario, sull'organizzazione del lavoro e sui diritti;
  • rivendicano un Pdr con massimale a 6000 euro di massimale a partire da febbraio 2024, senza penalizzazione per chi fruisca di congedi e/o permessi;
  • richiedono la 14° mensilità per tutti a partire dal 2023;
  • rivendicano l’aumento delle maggiorazioni per i turnisti;
  • rivendicano la cancellazione della norma del CCNL sugli assorbimenti dei superminimi;
  • richiedono 30 giorni di permessi retribuiti per gestione dei familiari con problemi di salute e 10 giorni di permessi per la malattia dei figli minori;
  • richiedono che tutti i mesi di congedo parentale siano integrati del 20% dall'azienda; chiedono la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per tutti;
  • richiedono la parità di inquadramento a parità di mansione e di genere, percorsi di crescita definiti per favorire la mobilità interna per il personale dei reparti produttivi troppe volte penalizzati, il tutto tramite percorsi di formazione mirati;
  • richiedono la “staffetta a generazionale” per favorire una serena uscita dal lavoro e facilitare l’ingresso dei giovani;
  • vogliono la stabilizzazione certa dei Carrellisti senza discriminazioni legate al titolo di studio.