Non siamo turisti ma persone, adulti e bambini, che sono stati costretti a fuggire dalle guerra e dai conflitti permanenti in corso. Guerre spesso volute ed alimentate dall’Occidente con il traffico di armi per accaparrarsi petrolio, oro e terre. I nostri bisogni (il diritto alla casa e al lavoro) e la nostra condizione di rifugiati nelle palazzine olimpiche Ex Moi di Torino non può risolversi in una questione di ordine pubblico! Siamo i rifugiati che sono finiti per le strade italiane, ed in particolare anche qui in Piemonte, nelle stazioni dei treni o sotto i ponti, in seguito alla decisione miope e fuori da ogni logica di accoglienza, del Ministro dell’Interno di chiudere l’emergenza Nord Africa. Siamo diventati sul piano economico e politico una vera merce per i vari governi, per le forze razziste e xenofobe, nonché per quegli affaristi dell’accoglienza, persone senza scrupoli hanno fatto dell’accoglienza dei profughi un vero business com’è avvenuto col Piano Emergenza Nord Africa costato 1 miliardo e 300 milioni di euro.
Soldi che non abbiamo mai visto né ricevuti! Non accettiamo nessuna intermediazione e non vogliamo nessuna strumentalizzazione. Perché qualsiasi decisione sul nostro presente e futuro deve avvenire attraverso un confronto diretto con noi! Non chiediamo la luna, ma il rispetto dei nostri diritti in quanto rifugiati da anni costretti a vivere ai margini di questa società. I problemi di questa città, che non siamo noi, sono la disoccupazione dilagante, le famiglie e le persone abbandonate quanto noi a vivere nella miseria, gli sfratti che migliaia di persone che vivono per strada. Insomma chiediamo un accoglienza dignitosa, un lavoro dignitoso e il diritto alla casa per tutti senza distinzione di provenienza geografica. Ringraziamo tutti i cittadini e le associazioni che dall'inizio non ci hanno fatto mancare la loro solidarietà e il loro sostegno materiale.
Movimento Migranti e Rifugiato - USB Torino