Già nel 2019, la vecchia governance della STP Bari tentò di disdire unilateralmente gli accordi di secondo livello: un'iniziativa che fu da subito contestata e poi vanificata dalla nostra azione sindacale.
Adesso, a distanza di anni e con il cambio di vertice, la storia sembra volersi ripetere: il 27 Luglio scorso, il Presidente della STP Bari ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali formale disdetta e recesso degli accordi di secondo livello a partire dal 01 Agosto 2023 per "l’attuale insostenibilità della contrattazione integrativa risalente agli ultimi anni"!
Come USB abbiamo inviato immediatamente una diffida alla STP Bari, rammentando tra l'altro due "piccoli" particolari che sembrerebbero essere sfuggiti al Presidente Tandoi:
- gli accordi di secondo livello ed il relativo accordo sul premio di risultato della STP Bari contengono una clausola di ultrattività e pertanto sono vigenti sino a nuova contrattazione tra le parti e non possono essere suscettibili di disdetta o recesso unilaterale;
- la contrattazione di secondo livello si basa sostanzialmente sul principio del sinallagma prestazione/retribuzione e del nesso di proporzionalità tra retribuzione e prestazione lavorativa e pertanto, se gli accordi sindacali prevedono una retribuzione specifica per gli autisti che svolgono il rifornimento dei mezzi, con la disdetta ed il venir meno di tale retribuzione allo stesso modo verrà meno l'attività lavorativa per la quale veniva prevista quella stessa retribuzione.
Adesso, e nella possibilità che quello della STP Bari sia solo un tentativo (tra l'altro immaturo) per "costringere" le Organizzazioni Sindacali ad aprire le trattative sulla contrattazione decentrata, ciò che ci lascia basiti è proprio il richiamo alla insostenibilità delle retribuzioni dei Lavoratori!
Un simile messaggio ci fa comprendere quali siano le reali intenzioni del management sulle retribuzioni dei Lavoratori: ridurle per renderle "sostenibili" per la STP Bari!
Insomma, si vuole colpire ulteriolmente la categoria degli Autoferrotranvieri già di per sè colpita da livelli salariali da fame e che sono al di sotto degli 8 Euro l'ora: un lavoro dal quale oramai si “fugge”, quale evidente indisponibilità dei Lavoratori di sottostare al crescente decadimento dello stato dei servizi, ai pesanti carichi di lavoro, alle gravose responsabilità legate alle mansioni svolte ed al susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” che non riconoscono la giusta dignità ad una professione che ha l’onere – e l’onore – di garantire la tutela del diritto alla mobilità, al lavoro, allo studio ed alla vita!
E allora, invece di guardare il dito che si inizi a vedere la luna: se proprio si devono fare dei tagli, si cominci dai vertici!
Si potrebbe, ad esempio iniziare dalla riduzione dei compensi previsti per lo stesso Presidente Tandoi (40.000 Euro annui) e per il Direttore Generale dr.ssa Santeramo (dato al momento non disponibile).
Ma come la storia e l'attualità insegna, quella di colpire diritti e salari dei Lavoratori rappresenta evidentemente la strategia preferita dai padroni per fare ulteriore profitto e nascondere sotto il tappeto determinate lacune gestionali ed amministrative: le stesse che hanno portato la STP Bari a chiudere il bilancio in passivo.
Noi continueremo a sostenere le sacrosante rivendicazioni dei Lavoratori che meritano il giusto riconoscimento!
Noi non permetteremo che la STP Bari diventi palcoscenico dell'ennesima macelleria sociale e preda della privatizzaione dei servizi!
La USB è pronta ad ogni forma di protesta e mobilitazione!
USB LP Bari/BAT