Si è tenuto lunedì scorso un incontro sull’informatica.
Un incontro illustrativo del percorso verso una “modernizzazione” della struttura della DCOD, per quanto riguarda “le macchine”, ma anche verso una differente organizzazione interna alla Direzione Centrale stessa.
L’ informatica è una materia ostica per i non addetti ai lavori, ma quello che sanno tutti è che l’evoluzione è continua ed è soggetta ad un aggiornamento costante , specialmente in una pubblica amministrazione che si attribuisce un ruolo protagonista nell’innovazione tecnologica.
Quello che è emerso chiaramente, ma che non possiamo spiegare tecnicamente, è che se non ci fosse stata una rimodulazione dell’architettura informatica il nostro sistema sarebbe crollato. La ragione di questa rimodulazione risiede nel non allineamento delle varie procedure che non colloquiano tra loro a fronte di sistemi di codifica e banche dati non omogenee, così come non colloquiavano i vari uffici all’interno della ex DCSIT.
E’ comprensibile che una organizzazione che aveva generato processi settorializzati dovesse essere reimpostata e che l’acquisizione degli uffici organizzativi le desse una nuova veste capace di permettere da una parte una visione più alta e integrata dei sistemi e, dall’altra, una gestione dei processi più controllata. Ma è sulle modalità e sulle tempistiche con cui questo sta avvenendo che si corrono rischi e sussistono perplessità da parte nostra.
Un’ altra grande perplessità risiede poi nella frequenza con cui vengono riconcepite ex novo le Piattaforme di servizi digitali (il Portale, sito istituzionale, ...) che a distanza di pochi anni vengono ridisegnate completamente con un dispendio abnorme di risorse.
Il ricorso alla CONSIP, presentato adesso quasi come una novità per le gare in corso di espletamento, in realtà è una procedura già utilizzata nel 2012 e che ha portato a vincere nel 2013 la gara ad EUSTEMA, una società che diverse fonti giornalistiche legano alla CISL:
“… Ma di chi è Eustema? Il 35 per cento è di una società finanziaria: Finlavoro Spa. Finlavoro a sua volta è posseduta per il 99 per cento dalla Cisl, il sindacato di Raffele Bonanni: uno dei sindacati a cui dovrebbero rivolgersi i lavoratori nel caso di controversie con Inail, l’ente pubblico che pagherà per i prossimi tre anni a Eustema 15 milioni di euro per rinnovare il suo sito web…”. ( Corriere della Sera 9.12.2013)
Abbiamo chiesto al Dott. Tomasini quale sia il motivo che conduce a cambiare nuovamente il portale a così breve distanza dal precedente, ma la risposta non c’è stata.
La descrizione delle slide è stata così lunga che il tempo per le domande e soprattutto per le risposte non è stato sufficiente; inoltre altri impegni assunti dall’amministrazione hanno portato alla chiusura del tavolo.
Rimangono aperte una serie di domande che lo stesso personale della DCOD si pone, mentre le lamentele degli utenti probabilmente continueranno per un periodo non breve: perché se l’informatica corre veloce e per “essere competitivi sul mercato” come ha detto Tomasini, bisogna cambiare velocemente, ci chiediamo se il personale riuscirà a mantenere lo stesso ritmo con sempre maggior carenza di addetti, raddoppio dei carichi di lavoro e cambiamento di riferimenti e relazioni.
Infatti per quanto riguarda il personale della DCOD è emersa una carenza dello stesso e un’età media di 56 anni con la necessità di assumere nuovo personale. Ma come mai non si è pensato di utilizzare il personale informatico presente sul territorio e ritenuto in esubero?
Nel prossimo incontro si parlerà proprio di questo argomento e ci auguriamo che l’amministrazione non abbia intenzione di rottamare il personale così come rottama i portali.
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INAIL