COSTI POLITICA. SINDACATO BASE(USB): PARLAMENTO TAGLIA LAVORATORI
Roma - "Consideriamo inammissibile che i tagli
alla cosiddetta casta vengano fatti pagare direttamente ai
lavoratori, richiederemo un incontro urgente ai deputati questori
per respingere i licenziamenti avviati". Cosi' l'Unione sindacale
di base (Usb), sui tagli della Milano 90 srl, azienda romana che
fornisce immobili e servizi alla Camera dei deputati ed al Senato.
La riduzione del personale riguarda 350 lavoratori su 530
impegnati negli appalti, impegnati a vario titolo nei servizi
mensa, bar, pulizia, accoglienza, lavanderia ed altri.
"Oltre che nel Parlamento- spiega il sindacato- i
licenziamenti riguarderebbero i lavoratori impegnati anche al
Consiglio di Stato, alla Regione Lazio e all'autorita' garante
per le Telecomunicazioni".
Tra le motivazioni addotte per il licenziamento l'azienda
scrive "anche la previsione che le riforme costituzionali di
questa legislatura, prima del 2013, possano finanche confermare
il dimezzamento della struttura rappresentativa della Camera dei
deputati".
"Invitiamo inoltre tutti i lavoratori della 'Milano 90' alle
assemblee che si svolgeranno sin dai prossimi giorni, ad iniziare
con il 19 ottobre presso la Camera dei deputati", conclude l'Usb.
PARLAMENTO: USB, AVVIATO LICENZIAMENTO 350 ADDETTI APPALTI
TAGLI A CASTA? LI PAGANO I LAVORATORI. ASSEMBLEE ALLA CAMERA
Roma - ''Gli unici tagli alla 'casta' vengono pagati dai lavoratori'': la denuncia viene dall'Unione Sindacale di Base (Usb), dando notizia dell'avvio della procedura di licenziamento per 350 persone impiegate dalla ''Milano 90 srl'' che fornisce una serie di servizi ai due rami del Parlamento.
''La Milano 90 srl, azienda romana che fornisce immobili e servizi alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, ha avviato la procedura di riduzione di personale per 350 lavoratori su 530 impegnati negli appalti. Questi lavoratori - spiega una nota del sindacato - svolgono servizi di mensa, bar, pulizia, accoglienza, lavanderia ed altri. Oltre che nel Parlamento, i licenziamenti riguarderebbero i lavoratori impegnati anche al Consiglio di Stato, alla Regione Lazio e all'Autorita' garante per le Telecomunicazioni''. Tra le motivazioni addotte per il licenziamento dall'azienda c'e' anche un eventuale dimezzamento dei parlamentari (' ... anche nella previsione - e' la dizione usata dalla Milano 90 - che riforme costituzionali di questa Legislatura che, prima del 2013, possano finanche confermare il dimezzamento della struttura rappresentativa della Camera dei Deputati').
''L'Unione Sindacale di Base, considerando inammissibile che i tagli alla cosiddetta casta vengano fatti pagare direttamente dia lavoratori, richiedera' un incontro urgente ai Deputati Questori per respingere i licenziamenti avviati. Invita inoltre tutti i lavoratori della Milano 90 alle assemblee che si svolgeranno sin dai prossimi giorni, ad iniziare con il 19 ottobre presso la Camera Dei Deputati'', conclude la nota
sindacale.
CRISI
«Tagli ai lavoratori, non alla casta»
Usb lancia l'allarme: «In mobilità 350 lavoratori di una società, con sede a Roma e Cologno Monzese, che fornisce servizi al Parlamento. Subito un tavolo»
di Simona De Santis
Roma - Tagli al numero di parlamentari? Non se ne vede ancora traccia. Ma tra le aziende che lavorano per la Camera dei Deputati, e per il Senato della Repubblica, c’è chi gioca d’anticipo – denunciano i sindacati di base – e, soprattutto, «a danno dei lavoratori». Fa sapere l’Usb: «La Milano 90 Srl azienda romana che fornisce immobili e servizi alla Camera e al Senato, ha avviato la procedura di riduzione di personale per 350 lavoratori su 530 impegnati negli appalti». Fuori, quindi, più del 50% del personale impiegato. Tra le motivazioni addotte per il licenziamento, continuano da Usb, l’azienda scrive: «..anche nella previsione che riforme costituzionali di questa legislatura che, prima del 2013, possano finanche confermare il dimezzamento della struttura rappresentativa della Camera dei Deputati». Tradotto: in attesa dei paventati tagli si comincia a ridurre il personale della società.
«INCONTRO URGENTE» – I lavoratori della Milano 90 Srl – società, con sede nella Capitale e a Cologno Monzese, che fa parte del Gruppo Scarpellini di proprietà di un imprenditore romano – svolgono servizi di mensa, bar, pulizia, accoglienza, lavanderia. Sempre secondo i sindacati di base, oltre che al Parlamento, i licenziamenti riguarderebbero i lavoratori impegnati anche al Consiglio di Stato, alla Regione Lazio e all’autorità garante per le Telecomunicazioni. L’Unione Sindacale di Base considera «inammissibile che i tagli alla cosiddetta Casta vengano fatti pagare direttamente lavoratori» e chiede un «incontro urgente» ai Deputati Questori per respingere i licenziamenti avviati. «Invitiamo inoltre tutti i lavoratori della Milano 90 – conclude Usb – alle assemblee che si svolgeranno sin dai prossimi giorni, ad iniziare con il 19 ottobre presso la Camera Dei Deputati».