Nel pomeriggio del 13 dicembre, il nuovo Ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola ha convocato tutte le Organizzazioni Sindacali presenti nel dicastero per un primo scambio di opinioni su argomenti e problematiche riguardanti il personale civile.
L’incontro avvenuto a tavolo unico ha evidenziando la volontà del ministro di elaborare una strategia di contenimento delle spese attraverso una riconfigurazione delle strutture in termini quantitativi (dismissioni immobiliari) e l’adeguamento dell'assetto organizzativo (riduzione degli organici).
Non è mancata la pronta disponibilità di alcune sigle sindacali ad affrontare questa dolorosa fase di difficoltà e di recessione o chi ha evidenziato tra i tanti temi “irrisolti” il blocco del turn over o la tabella di equiparazione militari/civili e anche chi ha valutato positivamente le ottime relazioni sindacali mantenute in questi anni (?).
La USB Difesa è intervenuta evidenziando in premessa quanto il personale civile abbia già contribuito al contenimento delle spese con una marcata riduzione di 8.200 posti in organico - applicazione della legge 133/2008 e della legge 25/2010 - e dovrà continuare a farlo con ulteriori tagli di circa 3.300 posti per l’imminente attuazione della legge 148/2011.
Rappresentando quanto il taglio complessivo di 11.500 posti in organico nell’ultimo triennio sia il contributo massimo che si possa chiedere al personale civile, abbiamo addotto, tra le ragioni della nostra affermazione, quanto il peso della spesa per il personale militare, pari al 56%, incida sullo stanziamento di 9.462,3 milioni di euro, mentre quella del personale civile solo per il 9,8%.
Abbiamo rappresentato l’urgenza e la necessità del giusto equilibrio tra efficienza, risparmio della finanza pubblica e sviluppo industriale per mezzo di scelte politiche e responsabilità decisionali che tengano in seria considerazione la capacità, l’impegno e la professionalità dei dipendenti con:
- la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali del personale in forza nelle diverse aree di appartenenza;
- la piena attuazione, attraverso idonei e veri strumenti operativi, del processo di valorizzazione professionale del personale civile di tutte le aree del Dicastero;
- il trasferimento delle conoscenze e delle abilità operative del personale a nuove assunzioni o a figure professionali avviate con accordi territoriali di formazione;
- l’internalizzazione delle lavorazioni anche in collaborazione con soggetti privati “adeguati” laddove sia necessaria una pronta risposta di natura operativa.
Mercoledì 21 dicembre inizierà il confronto.