Continua imperterrito l’attacco al diritto alla salute e al personale sanitario.
Chiudono Ospedali e servizi pubblici per favorire privati, sanità integrativa e assicurazioni.
Dal 2000 ad oggi sono stati tagliati 60.000 posti letto.
Calcoli statistici vorrebbero oltre 48.000 lavoratori/ici in esubero a seguito della spending review.
Nei nostri luoghi di lavoro le condizioni sono inaccettabili: salti turno di riposo, aumento dei carichi di lavoro, degli infortuni e dello stress lavoro correlato.
Hanno introdotto la mobilità ed i licenziamenti per esigenze di servizio.
Sul fronte salario i nostri contratti sono bloccati dal 2009 mentre il potere di acquisto è fermo al 1990, non si arriva più nemmeno alla terza settimana con lo stipendio ed il rinnovo dei contratti è fermo fino a tutto il 2014.
L'attacco e lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale è feroce, ogni giorno vengono esternalizzati servizi ai privati, precarizzati i contratti e appaltati interi reparti, con notevole diminuzione della qualità dell’assistenza.
HANNO DICHIARATO GUERRA ALLA SANITA' PUBBLICA.
Tutto ciò è stato possibile grazie ad un disegno criminale che vuole trasformare la sanità da bene comune a fonte di profitto ma anche grazie alla complicità di quei sindacati che hanno barattato i nostri diritti per posti di privilegio.
BISOGNA TORNARE AD ESSERE PROTAGONISTI NEI LUOGHI DI LAVORO
Per una sanità pubblica come garanzia di qualità
Il rinnovo dei contratti
La riduzione delle liste di attesa e la cancellazione dei ticket
La stabilizzazione del personale precario
La reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori.
MERCOLEDI' 9 OTTOBRE - GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE CON PRESIDI NEI MAGGIORI OSPEDALI
VENERDI' 18 OTTOBRE ORE 10.00
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA