Il Presidio dell’ILVA, cominciato non appena si è saputa la notizia dell’omicidio di Claudio Marsella avvenuta all’interno del reparto MOF (Movimentazione Ferroviaria), ha lanciato la proposta di una Manifestazione nazionale a Taranto per sabato prossimo 10 novembre.
Noi ci saremo.
Ci saremo perché la morte di Claudio non è un “incidente”, cioè un fatto casuale, ma è un omicidio avvenuto per le condizioni di lavoro che si vivono all’ILVA anche grazie ad accordi che hanno ridotto la sicurezza in nome del profitto.
Ci saremo perché l’ILVA è divenuto, purtroppo, il simbolo di ciò che produce lo sviluppo capitalistico che mette il profitto e gli interessi d’impresa sopra ogni cosa e che ogni cosa, anche le vite umane, travolge.
Ci saremo perché di omicidi in fabbrica e di omicidi in città non ne vogliamo più, né a Taranto, né a Marghera, né in nessun altro posto del mondo.
Ci saremo perché pensiamo da sempre che salute e sicurezza, in fabbrica e fuori, e tutela dell’ambiente non possono dipendere dal profitto
Ci saremo perché già ci siamo. Siamo al Presidio della portineria A dell’ILVA e siamo nello sciopero dei compagni di Claudio che sta svuotando il reparto MOF per chiedere condizioni di lavoro e di vita diverse e migliori in fabbrica e in città.
Ci saremo perché anche all’ILVA serve un altro sindacato, che non firmi accordi che uccidono i lavoratori, che non chiudano tutti e due gli occhi sulle violenze che l’ILVA perpetra da anni a danno dei lavoratori e della città, che sia davvero indipendente dai padroni, dai partiti, dai governi;
Ci saremo perché all’ILVA, come in tutti i posti di lavoro, serve democrazia e pluralismo sindacale che rompa un monopolio della rappresentanza che ha causato danni gravissimi, e a volte, irreparabili, come nel caso dell’ILVA e sia possibile eleggere democraticamente e senza riserve i rappresentanti dei lavoratori.
TUTTI A TARANTO SABATO 1O NOVEMBRE.
PER CLAUDIO E PER TUTTI NOI