ILVA: Dopo 40 ore sui tetti
della Direzione la protesta
dei Lavoratori continua
con ulteriori azioni di lotta
Conferenza stampa Mercoledì 11 ore 9:30
c/o Comune Taranto
La mobilitazione iniziata all’alba di ieri, che prosegue ininterrottamente da circa 40 ore con l’occupazione dei tetti della Direzione aziendale, ha raggiunto l’obiettivo di dare vasto risalto e denunciare la drammatica situazione delle condizioni di lavoro dentro lo Stabilimento Ilva e dei 50 Operai della Ditta appaltatrice “Emmerre”, lasciati senza lavoro dall’oggi al domani nella totale disperazione.
Una situazione che, grazie anche alle numerose denunce presentate da USB, è sfociata nell’arresto dei “fiduciari” della famiglia Riva che hanno continuato imperterriti a comandare e dare ordini dentro la fabbrica.
E’ in questo scenario che va inserito il licenziamento del Delegato sindacale, Marco Zanframundo, e che assume il significato di una vera e propria “rappresaglia” per essersi opposto, insieme a tanti compagni di lavoro, ad un sistema che per decenni ha seminato devastazione, morte e disperazione. E’ paradossale che una “banda di delinquenti”, oggi in galera, possa di fatto agire e decidere sulla sorte e la vita delle persone.
Purtroppo questo ed altro avviene in un paese dove le forze politiche, sociali ed istituzionali “democratiche” si indignano, giustamente, e gridano a gran voce l’ingiustizia dei licenziamenti nella Fiat di Marchionne e, nel contempo, restano colpevolmente “muti e sordi” verso i licenziamenti nell’Ilva, amministrata direttamente dal Governo (lo Stato) tramite il Commissario Bondi, e dei Lavoratori in appalto.
La lotta non si ferma e non saranno certo le minacce, i ricatti, le intimidazioni, a impedire il sacrosanto diritto a rivendicare dignità, lavoro e salute.
I Lavoratori continueranno la mobilitazione con ulteriori ed eclatanti azioni e terranno una CONFERENZA STAMPA alle ore 9.30 di Mercoledì 11 settembre sotto il Palazzo di Città in cui verranno annunciate le altre iniziative al fine di costringere gli interlocutori ad aprire un confronto serio sui gravi problemi denunciati.
Nel frattempo è stato attivato l’Ufficio legale nazionale della USB per impugnare dinanzi al Giudice del lavoro l’illegittimo licenziamento di Marco e per verificare la regolarità delle scelte operate dall’Ilva verso i Lavoratori in appalto.
Basta con il sistema ILVA e con tutti coloro che lo hanno sostenuto!
E’ il momento di riappropriarci del nostro presente, della nostra vita, del nostro diritto alla salute, al reddito, al lavoro sano e sicuro!
Taranto, 10 settembre 2013
INFO: 339 7078874 – 338 3527897 – 329 8740271