Dopo la riunione del CdA del Teatro dell’Opera di Roma, in cui è stata ritirata la procedura del licenziamento collettivo di coro e orchestra con riserva, l'assemblea dei lavoratori del Teatro, che si è tenuta ieri, 25 novembre, ha approvato pressoché all’unanimità l'accordo sottoscritto anche dall’USB.
Si chiude così una parentesi buia per il Teatro della capitale, con il salvataggio di oltre 180 posti di lavoro e l'impegno della dirigenza della Fondazione ad avviare un percorso di recupero dei debiti pregressi e la programmazione di una maggiore produzione, degna di un teatro di livello mondiale.
Con questa operazione è stato raggiunto l'obiettivo primario, che era quello di mantenere i livelli occupazionali evitando le tante esternalizzazioni previste, sia nei settori artistici sia in quelli tecnico-amministrativi. Si è anche ottenuto un risultato senza precedenti con la costituzione di una ‘commissione trasparenza’, che trimestralmente controllerà gli andamenti economici monitorando le spese. In tale ruolo l’USB coinvolgerà direttamente i lavoratori.
Per questi motivi l’USB esorta tutti i lavoratori e le lavoratrici alla massima vigilanza e partecipazione, affinché tutti e tutte siano protagonisti di un auspicabile ed effettivo rilancio del Teatro ed al superamento di divisioni dei vari settori interni, divisioni sicuramente favorite anche da vecchie logiche sindacali.