Venerdì a Torino i cittadini teleriscaldati sono tornati ancora una volta in presidio davanti al palazzo dell’Iren per chiedere che gli extraprofitti delle multiutility vengano subito usati per saldare le morosità e calmierare le bollette.
Contro gli aumenti vertiginosi delle bollette, le rivendicazioni sono chiare: regolamentazione di una tariffa specifica e calmierata, riduzione dell'Iva al 5%, ripubblicizzazione dei servizi energetici, moratoria sui debiti pregressi ed eliminazione dalla bolletta della quota di dispersione.
La determinazione e la rabbia con cui da febbraio i teleriscaldati continuano ad organizzarsi e a mobilitarsi, autosospendendo anche il pagamento della bolletta, dimostra che c’è una parte di Paese che non è più disposta ad accettare passivamente l'aumento generalizzato del costo della vita e la parallela diminuzione di redditi e salari.
Contemporaneamente al presidio di Torino, a Genova si è svolta un'assemblea con i cittadini teleriscaldati per organizzarsi e iniziare un percorso di lotta contro il caro bollette.
Mentre dal 1° ottobre le bollette dell’elettricità aumentano ancora del 60% ed è in arrivo un rincaro del 75-80% della tariffa gas, a causa della speculazione finanziaria e dell'escalation bellica fomentata dal blocco euroatlantico, tutto l'arco parlamentare continua a dimostrarsi subordinato alle multinazionali che nonostante i miliardi di extraprofitti hanno già iniziato a staccare le utenze a chi non è in grado di pagare.
Di fronte ai continui attacchi al potere d'acquisto e ai diritti sociali di precari, pensionati, disoccupati e larghe fasce sociali, un'opposizione popolare all'economia di guerra dell'agenda Draghi - a cui anche i nuovi avventurieri di Palazzo Chigi si sono già prostrati - sembra essere pronta a diffondersi e a rivendicare diritti e dignità.
Come USB ci rivolgiamo a questa parte di Paese e invitiamo a mobilitarsi lunedì 3 ottobre nella giornata di lotta internazionale lanciata dalla Federazione Sindacale Mondiale contro il carovita!
Il 3 ottobre in tante città d'Italia scenderemo in piazza davanti alle sedi delle aziende energetiche e dei loro maggiori azionisti a denunciare la speculazione sui diritti sociali che questi enti continuano a portare avanti.
A Torino l'appuntamento è alle ore 12.30 davanti all'Eni Store di Corso Regina Margherita 223.
Asia USB Torino
Asia USB Genova