L’Agenzia del Territorio, dopo la nostra sollecitazione, sposta la proroga dei termini per verificare i propri curriculum all’interno dell’applicativo “Presenze - Assenze” dal 25 novembre al 9 gennaio 2011.
Tale proroga, però, deve attivare immediatamente, così come avevamo richiesto, la fase di raccolta dei punteggi da parte dei dirigenti in modo da terminare entro il 9 gennaio l’intera procedura.
Apprezziamo che l’Amministrazione accolga favorevolmente le nostre richieste ma siccome questa proroga è pervenuta alle segreterie degli uffici il 25 novembre quando si erano già inviati molti curriculum alle Direzioni regionali crediamo che in questo tempo i lavoratori possano, ovviamente, integrare o modificare le richieste già inoltrate se ritenute errate o incomplete.
Ora è necessario fissare l’incontro per la costituzione del fondo riguardante l’anno 2010, così come richiesto da USB con nota del 12 novembre, per completare il passaggio di fascia economica per tutti i lavoratori, come da accordo di programma per gli anni 2011 e 2012 già sottoscritto. Bisogna rapidamente erogare il salario accessorio per il 2010 e - sempre ai fini delle progressioni economiche - chiarire che tutti i periodi di servizio (inclusi quelli "atipici") devono essere conteggiati ai fini dell’anzianità.
Vale sempre la pena ricordare, che le progressioni economiche e la stabilizzazione del salario accessorio sono risposte tanto urgenti quanto necessarie, alla luce delle politiche economiche anti-crisi adottate nel nostro Paese, che stanno strozzando le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie fiscali come di tutto il settore pubblico.
L'incontro che abbiamo sollecitato anche il 22 novembre, dovrà individuare soluzioni concrete e condivise, che tengano conto del fatto che i nostri contratti sono bloccati fino al 2018. Prelevare dal fondo risorse per le posizioni organizzative o non dare seguito agli accordi programmatici per estendere a tutti le progressioni economiche (come del resto è appena accaduto al Ministero dell'Economia), sarebbero scelte tanto infauste quanto da noi decisamente e duramente contrastate.
Con i soldi delle lavoratrici e dei lavoratori, non è più tempo di farci strani giochini o accordi elitari. Pensiamo all'emergenza salariale, che è drammatica e diffusa, se non vogliamo aprire un fronte conflittuale che non potrà che vederci, ovviamente, dalla parte dei più deboli, dove siamo sempre stati.
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