Una grande festa ha caratterizzato il Newroz 2009 di Istanbul, con almeno 300 mila persone.
La grande festa dell'identita' popolare e culturale kurda, che accomuna ogni comunita' di questo sfortunato popolo di almeno 40 milioni di persone, si e' svolta nei quattro paesi dove vivono (Turchia, Iran, Iraq, Siria), nonche' nella diaspora.
Una delegazione italiana di alcune associazioni ha partecipato all'evento, concomitante al Controforum Mondiale dell'Acqua. Come rappresentante di Assopace vi era il sottoscritto, partecipante pure al Controforum Acqua, nonche' come osservatore alle imminenti elezıoni amministrative turche.
Uno schieramento spropositato di forze di polizia in assetto antisommossa e molte autoblindo circondava il grande spiazzo dove si e' tenuta la manifestazione.
Ma per fortuna tutto si e' svolto senza i consueti incidenti, provocati sempre dalla polizia.Anche nel resto del Kurdistan turco e' andato quasi tutto liscio, ad eccezione di qualche lieve incidente.
Evidentemente, con le elezioni amministrative da tenersi fra alcuni giorni, il regime turco non vuole creare tensioni che potrebbero ritorcersi contro, anche se sono in corso grandi manovre per provocare brogli, per garantirsi la perpetuazione del proprio regime.
La nostra delegazione e' stata fatta salire sul palco, molto applaudita da una folla colorata dai colori tradizionali giallo, rosso e verde, con le donne vestite dai magnifici vestiti tipici, provenienti da tutto il Kurdistan turco.
Molti i ritratti di A. Ocalan, il sempre indiscusso ed amatissimo leader dei kurdi di Turchia e non solo, prigioniero isolato in condizioni disumane e sempre piu' precarse sull'isola di Imrali, nel mar di Marmara.
Qui tutti sostengono che egli deve essere uno dei principali interlocutori per risolvere la questione kurda.
Sul palco si sono succeduti vari oratori, quasi tutti candidati del DTP, il partito democratico filocurdo, con la novita' di candidare a queste elezioni anche soggetti turchi.
Uno di questi e' Akin Birdal, famoso esponente locale per i diritti umani, in passato ferito gravemente da un attentato ed oggi candidato sindaco ad Istambul per il DTP.
Egli ha tenuto un toccante discorso in cui esplicita la sua grande personalita' carica di umanita' e fertile e creativa poesia, in un progetto ambizioso di pacifica convivenza tra i popoli kurdo e turco, anche se a breve scadenza sara' assai difficile da realizzarsi.
Due parlamentari kurde sono intervenute criticando duramente l'attuale governo islamista ed il premier Erdogan, accusandolo di minimizzare l'attuale crisi economica, che aggrava le gia' pesanti condizioni sociali del popolo, con la poverta' al 52% e la disoccupazione al 13%.Vorrei aggiungere un aspetto rilevante, riguardo al mantenimento della immensa macchina bellica turca (con un milione di effettivi), la quale varia dal 30 al 35 % del budget nazionale.
Una portavoce delle Madri della Pace, donne coraggiose ed indomite che, come madri, mogli e sorelle, lottano per la fıne della sanguinosa guerra interna e per l'affermazione degli ideali della nonviolenza, ha gridato: “EDI BESE!...
Ora basta!...con la guerra e con il continuo scorrere del sangue”.
La manifestazione si e' conclusa con musica e canzoni kurde, sempre molto coinvolgenti e partecipate.