“Pensare di rispondere alla crisi lanciandosi sui soldi dei lavoratori è più da avvoltoi che da corvi”, afferma Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB. “E’ plausibile che la proposta di attingere ai fondi del Tfr venga da Confindustria, mentre è invece vergognoso l’unanime consenso espresso da Cgil Cisl Uil Ugl. Colpisce anche il silenzio in merito da parte dei vertici dell’INPS, come pure quello dei neo eletti membri sindacali dei CIV, i Consigli di Indirizzo e Vigilanza degli Enti previdenziali”.
“Coinfindustria dovrebbe piuttosto preoccuparsi dei dati sull’evasione contributiva – prosegue il Coordinatore CUB - compreso il mancato versamento da parte delle aziende di quanto trattenuto in busta paga in conto Tfr, che divengono ogni giorno più allarmanti”.
“Chiediamo invece che venga resa possibile l’immediata uscita di chi è caduto nella trappola dei fondi pensione, come stabilito nella piattaforma approvata lo scorso 7 febbraio dall’assemblea unitaria del sindacalismo di base, che sarà al centro della manifestazione indetta da CUB, Cobas e SdL per il 28 marzo a Roma, in occasione della riunione dei ministri del Welfare del G14”, conclude Leonardi.
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