Come previsto dai due accordi sottoscritti il 4 agosto c.a. (Accordo transitorio/Accordo sperimentale), l’azienda si sta organizzando per il rientro graduale del personale in sede, in funzione dell’avanzamento dei lavori di adeguamento del piano spazi, nel rispetto dei Protocolli di Sicurezza COVID-19.
A breve tutti i colleghi saranno consultati tramite e-mail in cui si chiederà una preadesione, non vincolante, agli accordi sul Lavoro Agile sottoscritti ad agosto, al fine di verificare la consistenza delle possibili adesioni, per poi in un secondo momento comunicare la sede provvisoria, in base al work in progress dei lavori di adeguamento in corso, che verrà assegnata al singolo lavoratore per la vigenza dell'accordo transitorio.
Ciascun lavoratore è libero di aderire separatamente ai 2 accordi di Lavoro Agile (transitorio e/o sperimentale).
In caso di adesione all’accordo transitorio dal 16 ottobre al 31 dicembre 2020, saranno applicate le attuali modalità di svolgimento della prestazione.
In caso di mancata sottoscrizione dell’accordo individuale, la prestazione lavorativa dovrà essere svolta in sede.
In caso di adesione all’accordo sperimentale, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 il lavoro verrà riorganizzato in alternanza tra il lavoro in sede, in postazioni condivise o "desk sharing", e il lavoro agile (caratterizzato da attività svolte per obiettivi).
Lavoro agile giornaliero, con 2 giorni alla settimana di smart working e tre in ufficio e un pacchetto individuale di altri 12 giorni, che permetterebbe al personale di avere un giorno aggiuntivo di smart working a settimana fino a un massimo di 12 giorni l’anno.
Lavoro agile settimanale, articolato in giornate/settimane alternate secondo uno schema e misura predefinite, 50% presso la sede aziendale e 50% da remoto, presso una sede all'esterno dei locali aziendali. Questa tipologia di lavoro agile si applica agli ambiti organizzativi nei quali le attività svolte sono etero organizzate e non consentono di organizzare il lavoro per obiettivi e per i quali è indispensabile garantire il presidio in specifici archi orari.
Nell’accordo verrà reintrodotto il buono pasto anche a chi è in smart working e telelavoro, eventuale fornitura di modem, nonché l’impegno a individuare convenzioni per possibili riduzioni dei costi di energia.
Oltre al diritto alla disconnessione, viene introdotta la formazione continua con corsi di gruppo in aule virtuali, la fornitura di dotazioni informatiche individuali e in caso di specifiche condizioni di carattere “sociale” (gravidanza, maternità-paternità, gravi disabilità motorie) c’è la possibilità di estendere i periodi di lavoro agile.
Vogliamo ribadire che tali accordi sono soggetti a possibili correttivi, in quanto strettamente collegati al piano spazi ed alla nuova organizzazione che l’azienda intende darsi.
Come USB chiediamo, così come definito all’art. 2, co. 1, lett. b) D. Lgs. 81/2008, quando l’azienda intenda attivare il percorso di screening tramite test sierologici gratuiti su base volontaria, con successivo tampone in caso di risultato positivo. indicando i laboratori ASL di riferimento autorizzati a cui ci si possa rivolgere.