Durante la giornata nazionale per il diritto all'abitare saremo in mobilitazione in tutte le città per ribadire che i finanziamenti devono andare al diritto fondamentale della casa e non alla guerra.
A partire dalle mobilitazioni delle tende iniziata maggio scorso per denunciare la situazione insostenibile del caroaffitti e del diritto allo studio che è sempre meno garantito ai giovani studenti che chiedono casa studio e reddito, anche oggi a Bologna abbiamo visto qual è stata la risposta del governo targato PD agli studenti in lotta che sono stati manganellati durante lo sgombero dell'occupazione IN/OUT, una repressione che viene anche da quella sinistra che ha costantemente cercato di strumentalizzare le proteste delle tende mentre sempre più spesso l'unica risposta che governi di tutti i colori sanno dare a chi lotta per il diritto allo studio e alla casa è la violenza poliziesca e la repressione, come abbiamo visto proprio qui a Torino con le cariche violentissime della polizia il 3 ottobre sul corteo degli studenti.
Mentre il paese sprofonda nel baratro degli sfratti (+ 218,6% di esecuzioni nel 2022, ultimi dati del Ministero dell'Interno), l’Edilizia residenziale Pubblica è quotidianamente umiliata da mancati investimenti, carenza gestionale ed uso del patrimonio a beneficio di dismissione e speculazione.
Mentre i salari sono più bassi e l'inflazione galoppa, viene portata avanti una guerra ai poveri e ai solidali che quotidianamente lottano per diritti e dignità.
Quello che serve è dare i soldi per l'edilizia popolare e per studentati pubblici, non alla guerra e alle grandi opere inutili!
Per questo motivo invitiamo tutti a scendere in piazza, a Torino come in contemporanea si farà in tutta Italia, per far sentire la propria voce contro un Governo che non fa nulla per calmierare il mercato e finanzia una guerra e una spesa militare targata UE e NATO i quali costi ricadono sulle fasce popolari.
L’invito per una mobilitazione generale e larga è rivolto a tutti: agli abitanti delle case popolari e alle numerosissime famiglie strozzate dagli affitti o dalle rate del mutuo, che sono state o stanno per essere sfrattate o la cui casa rischia di venire pignorata da una banca, ai giovani che non riescono ad accedere ad una abitazione ed agli studenti cui non è garantito nessun posto in Studentati Pubblici, fino agli ultimi, cioè a chi una casa proprio non ce l’ha ed è costretto ad arrangiarsi. Di fronte al Governo con la concezione del Diritto alla Casa più arretrato della storia è il momento di ricomporre quella classe sociale cui è stato negato, o che per garantirselo ha dovuto rinunciare ad una quota di reddito enorme a privilegio dei grandi gruppi costruttori e speculatori.
A Torino anche quest'anno viene attribuito il triste primato di capitale degli sfratti, una condizione che perdura da troppo tempo e a cui nessuna giunta comunale e regionale ha mai avuto la volontà politica di invertire la rotta dando dignità alle classi popolari per sottrarre lo strapotere dei palazzinari che sempre di più lasciano solchi indelebili nelle vite delle persone oltre che in interi quartieri.
A maggior ragione ci vediamo tutti dalle 10.30 in poi a Porta Palazzo con un banchetto informativo sul diritto alla casa!
ASIA-USB Torino
USB Piemonte