Domenica 13 agosto si è tenuta a Torino l’assemblea dei migranti per valutare l’attività svolta e correggere il tiro per il futuro. Si è discusso delle modifiche al testo unico immigrazione, delle misure varate dal governo e della situazione attuale in Africa. Soprattutto del vento di guerra che può destabilizzare tutta l’Africa occidentale a causa dell’intervento della CEDEAO (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) in Niger.
Come sappiamo guerre, motivazioni economiche, ambientali, lavorative o famigliari sono ragioni che spingono le persone a migrare, soprattutto i giovani che fuggono dalle situazioni di crisi. Una popolazione giovane che il più delle volte sceglie come destinazione paesi geograficamente vicini al luogo di partenza.
Durante l’assemblea tutti si sono espressi per alzare il livello delle lotte contro le leggi sbagliate del governo Meloni e soprattutto contro la decisione della CEDEAO: un intervento armato in Niger sarebbe illegale, secondo il diritto internazionale. Il Niger, infatti, non ha attaccato altri stati (l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite non può quindi essere invocato) e il colpo di stato è una questione interna a quel Paese.
USB Migranti