Lunedi 22 giugno 2015 a Torino il Papa ha incontrato un gruppo di migranti e richiedenti asilo, incontro al quale USB immigrazione e UPM ci tenevano tanto.
A Torino ci sono stati negli ultimi 2 anni delle situazioni molto disagiate riguardo alla situazione dei rifugiati: una di queste è l'occupazione dell’EX Moi.
I rifugiati continuano a rimanere nel totale abbandono a causa del sistema d'accoglienza che non funziona. Da quasi 2 settimane centinaia di profughi continuano a dormire sugli scogli in riva al mare. La Francia continua a negargli l'accesso nel proprio territorio. L'Europa con la sua miopia mentale continua a prendere delle misure sempre più repressive iniettando soldi sulla sicurezza delle sue frontiere piuttosto che dare importanza alla vita umana, cercando un percorso di integrazione vero fatto del minimo indispensabile per ogni individuo.
Noi continuiamo a dire che negare la libertà ed i diritti alle persone sono le stesse politiche che hanno portato a dilagare la disoccupazione, la povertà e l'aggressione ai diritti dei lavoratori.
L'incontro tra il Papa ed i rifugiati è stato un momento molto importante, in rappresentanza delle moltissime persone che oggi si trovano lontane dalle loro terre e dai loro affetti.
Tra tante parole che sentiamo e leggiamo, poche volte ci capita di trovare comprensione e umanità. Cerchiamo conforto ogni giorni negli sguardi , nei sorrisi, nelle rare attenzioni che qualcuno ci dedica.
Le sue Parole sono state per noi ossigeno: “Al di là della fede di ognuno di noi, in lei ritroviamo la speranza. Le chiediamo di continuare ad avere pensieri e parole per tutti coloro che hanno sete di giustizia.”