Nell’incontro in DRE del 17 maggio sono stati molti gli argomenti di cui si è iniziato a parlare, e di cui, dopo una prima analisi, ci pare necessario informare i colleghi.
Part time: le richieste di rinnovo sono state quasi totalmente accolte, ed anche alcune ex novo. Poche, solo 5 su 91, quelle respinte, alcune delle quali però in revisione. Da nostre informazioni sappiamo che l’unica nuova respinta è stata accettata dopo il rinnovo, per cui sull’argomento pare che ci sia stato uno sblocco , pur se le richieste devono sempre essere formulate rispettando i parametri imposti dalla DC.
Mobilità regionale e tirocinanti: per il nuovo accordo, a cui l’amministrazione si è mostrata disponibile, sono sostanzialmente confermati i criteri dello scorso anno, mentre ci sarà un confronto sui “numeri” in entrate ed in uscita.
L’amministrazione ci ha comunicato la sua intenzione di “svecchiare” gli uffici ed in particolare i territoriali, per cui i 52 tirocinanti saranno assegnati ad ogni DP almeno per tre unità, e quelle aggiuntive sono state calcolate sia tenendo conto dell’età media che delle carenze di personale, considerando anche i pensionamenti certi fino a tutto il 2014.
L’assegnazione per il tirocinio sarà verso i territoriali più in grado di assicurare la formazione, da rivedere poi per l’assegnazione definitiva: Comunque per la sede del tirocinio sarà anche tenuto conto dei “parenti”, nel senso che non si faranno assegnazioni in uffici dove i tirocinanti hanno dei parenti fra i nostri colleghi. Oltre all’assunzione dei 40 che avranno superato tutte le prove, arriveranno anche colleghi da altre regioni, che essendo interni non faranno tirocinio, tranne se provenienti dalla seconda area.
Sempre per la necessità di rinnovo generazionale, la novità assoluta è che si potrà entrare verso la DP di Livorno, sia per i tirocinanti che per la mobilità: USB ha fatto presente all’amministrazione che ci sono colleghi assegnati ad altre DP che chiedono di andare a Livorno, ai quali secondo il nostro parere va data la priorità rispetto ai futuri nuovi assunti.
Per quanto riguarda l’età media, l’ufficio più “giovane” è Prato, con 44 anni, il più “vecchio” Livorno, con 52, mentre la media regionale si aggira intorno ai 50.
Per la mobilità, dal prossimo anno si aprirà un nuovo scenario, in quanto le attività no core dell’ex Agenzia del Territorio andranno accorpate, ed anche il personale addetto a queste attività (amministrative).
Sono stati richiesti chiarimenti sulle modalità di calcolo delle piante organiche degli uffici, che ci hanno detto sono elaborate in base a dei cluster che tengono conto della collocazione geografica ed elementi quali la popolazione, la pericolosità fiscale ed altri dati oggettivi per distribuire l’organico in base ai prodotti ed agli obiettivi assegnati, e soprattutto in base al carico di lavoro degli uffici territoriali.
Chiusura di Uffici Territoriali ci è stato assicurato che oltre all’Ufficio di Pietrasanta, previsto in chiusura entro fine anno, ed a qualche per ora vaga previsione sull’ufficio di San Miniato, non sono previste altre chiusure. Su Pietrasanta USB, come noto, si è attivata fin dall’inizio; portando in anteprima al tavolo di contrattazione il decreto di soppressione, non ancora all’epoca ufficializzato dall’amministrazione, per chiedere chiarimenti e fare luce sugli aspetti della chiusura. Da allora siamo stati sempre ben attenti alla vicenda, attivandoci anche presso l’amministrazione comunale per tutelare il destino dei nostri colleghi.
L’immobile messo a disposizione dal Comune sarebbe adatto ad ospitare TUTTI i colleghi che all’attualità lavorano a Pietrasanta (14 + 2 distaccati) ma nonostante questo la DRE sarebbe orientata ad aprire uno sportello con poche unità, ed a trasferire gli altri presso l’ufficio di Viareggio, che non è distante dall’attuale sede. USB ha fatto presente che l’ufficio di Viareggio al momento non è servito da alcun collegamento pubblico, e soprattutto che i locali non hanno spazio sufficiente per ospitare altri colleghi.
A questo punto si è affrontato l’argomento delle enclave del controllo, o team decentrati di controllo. L’ amministrazione vorrebbe chiuderne alcuni (tralasciando solo quelli a grande distanza dal capoluogo: ci siamo infatti premurati di rappresentare le situazioni di alcuni uffici particolarmente disagiati). Fra questi il primo nel mirino pare proprio Viareggio.
USB ha fatto presente le arcinote difficoltà di collegamento che affliggono l’ufficio di Lucca, dove si vorrebbero “destinare” i colleghi del controllo adesso operanti a Viareggio, ed anche i notevoli costi (oltre che rischi) che i colleghi dovrebbero sostenere per un viaggio in auto. Il discorso al momento si è fermato qui, ma ci pare davvero una caparbietà voler far spostare dei colleghi da Pietrasanta, dove gli spazi sarebbero sufficienti, per “traslocarli” a Viareggio, a scapito di altri colleghi. Davvero non vediamo nessuna logica in questo, se non una presa di posizione immotivata.
Riguardo ad altre tematiche, USB ha sollecitato una risposta al quesito sull’obbligatorietà della pausa pranzo ed sulla sua durata minima, che la DRE ha inviato alla DC quando abbiamo “rivisto” gli accordi sull’orario di lavoro. La DRE si è impegnata ad inviare un sollecito a Roma per il quesito, speriamo di avere a breve anche una risposta.
Distacchi ex art. 42 bis Sono i distacchi che interessano i colleghi con figli di età minore di tre anni, che sono sempre più presenti con l’entrata in Agenzia di colleghi giovani. Ci è stato proposto un accordo per “regolarli”.
USB ha fatto presente al tavolo di aver preso visione di un analogo accordo stipulato nelle Marche, a firma del nostro attuale Direttore Regionale, all’epoca Direttore appunto nelle Marche. Ci è stato proposto in bozza un accordo per la Toscana, che prevede 2 posti in uscita dalla regione e 4 intraregionali all’anno, per la durata di un anno, eventualmente rinnovabile. Il tutto in base a criteri da concordare.
La necessità di questo accordo, ci è stato detto, nasce dal blocco attuato dall’inizio anno su questa procedura, ed al fine di dare criteri trasparenti per l’assegnazione del distacco. Sui dati attuali, che abbiamo richiesto, ci è stato detto che quelli nella regione sono circa uno all’anno, mentre dal 2009 al 2013 sono usciti dalla regione 16 colleghi. Su questo argomento nutriamo fortissime perplessità: intanto, andremmo a limitare una previsione di legge volta alla tutela della maternità e paternità, a fronte di un presunto “blocco” di cui non eravamo a conoscenza. Sapevamo infatti che ad un unico collega è stato negato il distacco, per motivi di grave carenza temporanea del suo ufficio, ma anche che la negazione era essa stessa temporanea.
L’art. 42 bis prevede, fra l’altro : L'eventuale dissenso (al distacco) deve essere motivato. L'assenso o il dissenso devono essere comunicati all'interessato entro trenta giorni dalla domanda.
Con un accordo limitativo come quello che dovremmo stipulare, la motivazione è già “regalata” all’Amministrazione: si nega il distacco in ossequio ad un accordo, sottoscritto dalle OO SS. Non ci pare davvero un bel modo di rappresentare e difendere i diritti dei colleghi.
Vorremmo in merito conoscere le opinioni dei diretti interessati, comunque, prima di esprimerci sulla materia. Aspettiamo quindi di sentire la vostra voce.