Roma, 22 ottobre 2018 – Nella riunione svoltasi il 10 ottobre con le Organizzazioni Sindacali, l’Amministrazione ha affermato che il processo di trasferimento della Direzione dei Servizi del Tesoro da Via Casilina subisce una battuta d’arresto per ragioni connesse alla stesura della legge di bilancio 2018. Lo spostamento, pertanto, è necessariamente rinviato ai primi mesi del 2019, con scadenze che saranno comunicate tempestivamente agli interessati.
Nell’imminenza del trasloco s’impongono doverosamente alcune riflessioni, in considerazione dell’impatto che il cambiamento determinerà sull’organizzazione sulla vita quotidiana delle persone coinvolte e tenuto conto di precedenti analoghe esperienze che hanno prodotto enormi disagi per il personale con effetti deleteri anche sull’organizzazione del lavoro.
In buona sostanza chiediamo a viva voce che l’Amministrazione si organizzi in tempo, al fine di procedere con una pianificazione precisa del passaggio da una sede all'altra, coinvolgendo ai vari livelli tutti gli interessati. E' oltremodo necessario evitare che la fretta e l'approssimazione ripropongano film tragicomici già visti come l'affastellamento di persone nella sede di Via dei Normanni dei colleghi del Dipartimento delle Finanze o lo scempio dello spacchettamento in tre sedi diverse della RTS di Roma, con conseguenti difficoltà di i coordinamento e raccordo operativo.
I primi segnali già li stiamo vedendo in questi giorni, con la brusca accelerazione dello smantellamento dell’archivio corrente al piano seminterrato della Direzione che rappresenta un ingombrante fardello difficile da ricollocare per la mancanza di spazi idonei nella futura sede, accampando giustificazioni determinate dal mancato rispetto delle norme riguardanti la sicurezza.
E’ indubbio che per alcuni uffici della Direzione (ad esempio il X, il IX, l’XI) l'archivio rappresenta un caposaldo operativo e, quindi, è fondamentale, conoscere come l’Amministrazione intenda procedere per la loro sistemazione. Non sono lontani i ricordi dello sciagurato trasferimento dell’archivio di Via Longoni a Fiano Romano e Monterondo effettuati con superficialità e approssimazione, portando al risultato in diversi casi che il materiale è stato letteralmente ammucchiato senza criteri e in alcuni casi ancora giace negli scatoloni, producendo oggettive difficoltà di ricerca e, pertanto, scarsa funzionalità.
Questa organizzazione sindacale ritiene, inoltre, fondamentale che la Direzione sia trasferita nella sua configurazione attuale, o al massimo con la creazione del c.d. “polo sanitario”, poiché l’articolazione su più sedi non può che nuocere alla comunicazione tra gli Uffici e all’organizzazione generale, tenuto conto che già un ufficio (l’VIII) è attualmente dislocato in Via Salaria, per ragioni connesse ai compiti istituzionali che implicano necessariamente una contiguità logistica all’Istituto Poligrafico.
Per tali ragioni reputiamo indispensabile l’effettuazione di accorte e scrupolose valutazioni preliminari e un’attenta programmazione della sistemazione del personale nella nuova sede, in ossequio anche alle disposizioni sulla sicurezza sul lavoro e sul benessere organizzativo nelle Pubbliche Amministrazioni.