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Editoriale

TRASPORTI: 30 MARZO SCIOPERO NAZIONALE TPL CONTRO JOBS ACT

Nazionale,

Si apre la “corsia di lotta” dell’USB

 

Lunedì 30  marzo sarà sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, proclamato dall’USB Lavoro Privato contro il jobs act, i tagli ai servizi di welfare locale e ai fondi per le politiche sociali; contro le liberalizzazioni, le privatizzazioni, la svendita dei beni comuni; contro il continuo innalzamento dell'età pensionabile; contro un Contratto Nazionale fantasma, bloccato ormai da otto anni; contro il monopolio della rappresentanza sindacale imposta dal cosiddetto “testo unico” sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria il 10 gennaio 2014.

 

Quello del Tpl è un settore già aggredito dal degrado dovuto dalla latitanza dei governi e delle istituzioni, dalla mala gestione nelle aziende pubbliche, dai miseri fallimenti delle privatizzazioni e dall'assenza di controlli da parte degli enti preposti. Ulteriori scelte politiche vedono rafforzare pesantemente le logiche delle privatizzazioni, con miliardi di euro pubblici dirottati verso l’impresa privata,  insieme alla cancellazione delle tutele, dei diritti e della rappresentanza dei lavoratori.

 

Su tutte queste problematiche i lavoratori autoferrotranvieri hanno mostrato grande sensibilità e determinazione alla lotta, nel corso di partecipate assemblee cittadine che si sono svolte a Reggio Calabria, Napoli, Venezia, e che continueranno anche dopo lo sciopero: 8 aprile a Bologna, 15 aprile a Roma.

 

La “Corsia di Lotta” dell’USB si apre dunque con queste prime quatto ore di sciopero nazionale del 30 marzo, articolate a livello territoriale. Questi gli orari nei principali capoluoghi: Roma 8.30/12.30; Milano 18.00/22.00; Torino18.00/22.00; Venezia 10.00/13.00; Bologna 9.30/13.30; Napoli 9.00/13.00; Reggio Calabria 10.30/14.30.