Roma sta attraversando un momento estremamente difficile sul piano della
gestione del trasporto pubblico locale e dei rifiuti. Lo sa bene la
cittadinanza che ogni giorno ne subisce i disagi e lo sanno bene i
lavoratori che garantiscono questi servizi essenziali nonostante mille
difficoltà.
Autisti ai quali non viene riconosciuto il lavoro usurante
che svolgono, costretti a lavorare senza mezzi idonei e con carichi di
lavoro eccessivi. Operatori ecologici che mantengono pulite le strade
con strumenti di lavoro carenti, rotti o addirittura senza. Lavoratori,
come gli operatori di Ama e Atac, che si ammalano per le condizioni
gravose e rischiose di lavoro e non di certo per lassismo, come sarebbe
interesse di alcuni organi di stampa lasciar credere. Lavoratori che
quotidianamenti sono costretti a subire vessazioni dai cittadini per i
disservizi di cui in realtà non hanno alcuna colpa.
Ma ormai lavorareanche senza le tutele sulla salute e la sicurezza sembra esser diventata la norma. Oggi le aziende, pur di nascondere le loro gravi colpe,
sparano dati sulle presunte assenze per malattia dei lavoratori, con
l'unico intento di nascondere le reali precarie condizioni in cui
lavorano.
Lavoratori costretti a lavorare costantemente anche di
domenica e nei giorni festivi con aumenti dell'orario di lavoro a parità
di salario, che giudano mezzi fatiscenti, su strade che sono un
colabrodo. Lavoratori ai quali viene negata la possibilità di andare in
pensione con qualche anno di anticipo, perché gli è stato sottratto il
riconoscimento delle categorie usuranti. Eppure i dati ufficali
sull'aumento delle malattie professionali e delle morti sul lavoro,
proprio in queste categorie, restituiscono un quadro allarmante.
Troppi pochi gli investimenti che le aziende fanno in termini di prevenzione
della salute e della sicurezza. Troppe poche o del tutto assenti le
assunzioni nelle aziende che hanno carichi di lavoro elevati e che per
l'importanza dei servizi che erogano, non possono utilizzare il
personale fino a spremerlo come fosse un limone. Troppo pochi i
controlli sugli standard di efficienza dei manager di queste aziende,
gli stessi ai quali, sia che facciano bene o che facciano male, vengono
corrisposti ingenti premi erogati con i soldi dei cittadini.
Del tutto assenti le responsabilità delle aministrazioni comunali e regionali che
non svolgono il proprio ruolo di garanti nel preservare il patrimonio
dei servizi pubblici, ma che al contrario li privano dei finanziamenti
necessari al buon andamento degli stessi. Gli unici presenti, a lavorare
ogni giorno, con qualsiasi condizione climatica, con condizioni di
lavoro degne di un far west, contro l'esasperazione e le aggressioni
della gente, sono proprio i lavoratori.
Ed è proprio a loro che andrebbe tutto l'encomio e il rispetto, a partire dalle istituzioni, dei datori di lavoro, di quei sindacati che rimangono in silenzio dinanzi a questo odio ingiustificato e dei cittadini tutti che troppo facilmente
dimostrano di non saper guardare oltre il proprio naso.
USB Lavoro Privato Roma