Sono rilevanti i primi dati sull’adesione allo sciopero nazionale del Trasporto pubblico locale indetto per oggi da USB Lavoro Privato, Cobas del lavoro privato e SLAI Cobas, anche alla luce del fatto che le 4 ore di astensione dal lavoro sono articolate con orari diversi a seconda delle regioni e delle relative fasce di garanzia.
Fra i territori in cui lo sciopero cade nella fascia mattutina, a Milano sono rimaste ferme tutte le linee della metropolitana e dei bus, con pesanti ripercussioni sulla circolazione, mentre in Sicilia sono bloccati tutti i collegamenti regionali.
A Napoli si registra una adesione totale da parte dei lavoratori della Sepsa, al 90% nelle altre aziende della mobilità, mentre è stata simbolicamente occupata dai lavoratori la sede della CPT, per protestare contro le fuorvianti informazioni fornite dall’azienda in merito al differimento dello sciopero odierno. Buoni i dati di Roma, fra il 35% ed il 40% del trasporto di superficie.
Secondo l’Unione Sindacale di Base, sono dati destinati a salire nei territori in cui lo sciopero si svolgerà nella fascia pomeridiana, come ad esempio il resto del Friuli od il Veneto, e confermano la decisa volontà dei lavoratori di non subire ulteriori arretramenti delle già gravi condizioni economiche e normative, come invece si ostinano a pretendere le Aziende sul tavolo di trattativa nazionale.
USB annuncia inoltre che le vertenze del trasporto pubblico locale rimarranno in piedi fino a che non verranno delineate le progettualità necessarie per dare reali prospettive al trasporto pubblico, spina dorsale dell’economia del paese.
Aderente
alla FSM