Oggi 20 giugno i lavoratori dell’intero comparto del trasporto aereo a partire da handling gestioni aeroportuali manutenzioni e vettori, sono in sciopero per 24 ore per rilanciare le rivendicazioni sui salari troppo bassi ulteriormente erosi dall’inflazione, sulle condizioni di vita e lavoro, su salute e sicurezza.
In tutte le aziende ma soprattutto negli aeroporti di Genova, Malpensa, Linate, Bologna Pisa, Firenze, Roma e Napoli, ci sono state alte adesioni - nonostante in alcuni casi, come a Bologna, le comandate siamo andate a coprire l’intero organico dei dipendenti in turno - causando la cancellazione di centinaia di voli, dei quali circa 50 a Venezia e un’ottantina tra Linate e Malpensa. A Genova una delegazione di dipendenti in sciopero è stata ricevuta dalla giunta regionale e dall'assessore ai trasporti. A Firenze e Pisa le adesioni sono state pari al 70%.
La giornata è stata scelta per lanciare una raccolta firme sulla piattaforma del rinnovo del contratto degli handlers e per una consultazione referendaria, con la richiesta di un aumento di 300 euro. Dopo la pandemia il settore è in tumultuosa ripresa ma solo le aziende fanno profitti, mentre le condizioni economiche dei lavoratori peggiorano sempre più
È necessario tornare a rivedere l’importanza delle strategie della filiera, rilanciare i contratti, turni e retribuzioni dei vettori low cost operanti in Italia e delle manutenzioni aeronautiche che sono il grande fiore all’occhiello della produzione italiana. Con riferimento al ruolo delle compagnie aeree si deve ridiscutere il ruolo marginale al quale il governo ha destinato ITA. Le ultime rivelazioni su una guerra di interessi a livello europeo devono spingere ad una profonda riflessione a valle della distruzione di Alitalia e della cessione dei suoi asset.
USB Lavoro Privato