COMUNICATO STAMPA
Domani, mercoledì 2 marzo, il MISE ha convocato per comunicazioni i curatori di Alitalia Maintenance Systems e le parti sociali. I lavoratori saranno in presidio sotto il ministero a partire dalle ore 10.00.
A distanza di un oltre un mese dalla firma dell’accordo di Cigs in deroga presso la Regione Lazio, ancora non c’è concretezza per le soluzioni che i lavoratori attendono.
La vertenza era arrivata a una svolta con la notizia di una proposta realistica, avanzata da soggetti imprenditoriali italiani per rilevare l’azienda di revisione e manutenzione di motori aeromobili. Ma questo non è stato sufficiente a fermare Alitalia Sai dal delineare un suo disimpegno in AMS. Il 23 gennaio scorso è scaduto il termine entro il quale il vettore aveva dato disposizione per recedere dal contratto di servizio e siamo lontani dal riprendere il normale ciclo produttivo.
Nel frattempo altri imprenditori americani hanno preso contatto con la curatela ed avanzato proposte che però non sono ancora state sufficienti a portare in sicurezza l‘azienda. Il tempo non sta giocando in favore dei lavoratori e del mantenimento dell’identità tecnologica di questa storica realtà dell’industria aeronautica italiana.
L’USB lancia l’allarme per la frammentazione dell’integrità produttiva, in quanto molti dei tecnici specializzati stanno lasciando il Paese per garantire la sussistenza a se stessi e alle proprie famiglie.
L’USB sollecita ancora tutti i soggetti coinvolti in questa vertenza, affinché si vada fino in fondo: non bisogna sciupare lo sforzo e l’impegno tecnico messo in campo fin qui dalle istituzioni; si deve trovare la via d’uscita per non far morire di consunzione l’azienda e trasformare questa vicenda in un esempio diverso di gestione di crisi, per coltivare un’idea nazionale di rilancio del Trasporto Aereo dal punto di vista strategico, industriale e occupazionale.