Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Trasporto pubblico: prima la sicurezza


Noi restiamo convinti che il trasporto pubblico sia uno di quei beni comuni che devono essere sottratti alle logiche di profitto in quanto il diritto alla mobilità ed alla sicurezza non possono essere subordinati ai margini di guadagno delle aziende o vittime della spending review.

Nei mesi scorsi la stampa locale ha dato ampio risalto alle vicende della Taxibus e dell’azienda Trotta di Roma legate alle questioni della sicurezza dei mezzi, delle condizioni di lavoro degli autisti e del fatto che i controlli sugli appalti non sono andati oltre le dichiarazioni di circostanza.

Nello specifico i lavoratori della Taxibus, che gestisce gli scuolabus, hanno denunciato pubblicamente la vetustà dei mezzi, la mancata manutenzione dei mezzi stessi e le pessime condizioni di lavoro a cui erano sottoposti.

Non serve essere ingegneri per capire che una simile situazione mina innanzitutto la questione sicurezza, sia del lavoratore, che dei trasportati e per questo, come sindacati di base, abbiamo ritenuto opportuno andare oltre la semplice denuncia pubblica ma scrivere una lettera a tutti le scuole della provincia per informare direttamente i responsabili delle condizioni in cui oggi si trova il trasporto degli alunni richiamandoli direttamente alle loro responsabilità in quanto la sicurezza dello studente deve essere garantita sia dentro l’istituto scolastico che nei percorsi casa-scuola e viceversa.

Quindi la questione trasposto pubblico a nostro avviso riguarda in primis l’assessore ai trasporti Mauro Gilmozzi al quale abbiamo invita la lettera per conoscenza e perché assuma le dovute iniziative per porre fine a questa situazioni ma anche ai presidi i quali debbono vigilare in prima persona sulla sicurezza degli studenti.

Noi restiamo convinti che il trasporto pubblico sia uno di quei beni comuni che devono essere sottratti alle logiche di profitto in quanto il diritto alla mobilità ed alla sicurezza non possono essere subordinati ai margini di guadagno delle aziende o vittime della spending review.

Per questo riteniamo che quanto descritto vada affrontato coinvolgendo anche gli utenti e le istituzioni scolastiche. Abbiamo dimostrato che il trasporto affidato alle ditte private risponde a logiche estranee all’interesse pubblico; non vi è alcuna ragione per continuare a sopportare rischi, disservizi e mala gestione delle risorse pubbliche. Vi chiediamo pertanto di aprire un confronto, di farci pervenire le Loro osservazioni e di sollecitare la P.a.t. a ripristinare sicurezza, qualità, efficacia ed efficienza per un servizio importante che interessa la collettività.

USB-SBM-Slai Cobas