Lavoratori,
stavolta Raffaella Pavone Lanzetti e Gennarino Carunchio non c’entrano, non si tratta di trombate in mezzo al mare, ma di trombati “dopo” il mare.
infatti alla fine di agosto il dirigente, a mo di mestrina dalla matita rossa, in varie fasi e turni convoca in “camera caritatis” i capi turno per dargli una bella “pettinata”, in quanto rei di aver mal gestito o concesso troppe ferie al personale, in particolare della sede centrale.
Si sussurra che siano state profferite parole pesanti nei confronti dei subalterni (…ooops collaboratori) anche se le riteniamo illazioni, più che altro perché confidiamo sul quorum minimo di dignità da parte di colleghi di oltre 50 anni!
Comunque, non pago di ciò, il dirigente ha pensato bene di passare dalla “camera caritatis” alla “camera sputtanatis” allestendo riunioni di turno in cui, davanti a tutto il personale, additare dei misfatti estivi i responsabili della carriera esecutiva.
Eroicamente e ingenuamente qualcuno ha sottolineato che nei mesi sottoaccusa, dopo anni di tentativi fallimentari e per “puro caso” l’amministrazione centrale aveva organizzato un corso a Capo Reparto in piena estate, inficiando così le ferie sia dei corsisti, che dei colleghi rimasti a gestire il soccorso e che per ovviare a ciò si sarebbe potuto provare a chiedere ulteriori rientri in straordinario o magari utilizzare qualche giornaliero in più; figurarsi, il prospetto delle ferie e conseguente organizzazione del soccorso è quello punto e basta… e per i più tardi c’è una bella comunicazione di servizio che spiega tutto il brutto di prima e il bello del dopo.
Un altro tassello del nuovo che avanza.