Apprendiamo con dolore la notizia di Antonella infermiera dell'IFO morta durante il turno di lavoro.
Una tragedia che però fa emergere tanta rabbia; un'ennesima morte sul lavoro e questa volta in un ospedale e a causa della strutturale carenza di personale, che da anni denunciamo, e che costringe gli operatori sanitari ad acconsentite a doppi turni per coprire le costanti carenze di organico e oggi ancora di più per garantire le ferie dei colleghi.
Un circolo vizioso che poteva essere in parte interrotto dal concorso infermieri della Asl Roma 2 la cui graduatoria doveva uscire già settimane fa e che probabilmente avrebbe consentito un minimo di miglioramento nelle condizioni di lavoro.
Ma non solo la carenza di personale ha reso il servizio sanitario nazionale un luogo di lavoro non più sicuro, come se non bastassero le quotidiane aggressioni a influire ancora di più sono proprio i salari ormai completamente insufficienti a compensare il livello di inflazione e dei prezzi fuori controllo di affitti e beni di prima necessità proprio nelle grandi città come Roma.
Antonella è l’ennesima vittima di un sistema fuori controllo e completamente avulso dalla realtà e lontano dai bisogni delle persone.
Ci stringiamo ai famigliari, ai colleghi di Antonella e a tutti gli operatori sanitari che oggi vivono questa condizione di lavoro inaccettabile.
Basta omicidi sul lavoro e basta sfruttamento, insieme possiamo e dobbiamo cambiare l'ordine delle cose.