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Udienza conoscitiva presso il Comune di Bologna sulle condizioni dei Vigili del Fuoco

Bologna,

La Commissione Consiliare Affari Generali e Istituzionali ha convocato il giorno 25 in Comune tutte le OO.SS. dei Vigili del Fuoco, per conoscere le reali condizioni dei Vigili del Fuoco Bolognesi.

Presenti la RdB e la CGIL, assenti tutte le altre sigle sindacali che evidentemente non ritengono utile parlare dei problemi dei Vigili del Fuoco con le autorità cittadine.

La RdB ha evidenziato la carenza di organico del nostro Comando che è di 50 unità nel settore operativo, carenza sottostimata e di almeno 10 unità nel settore amministrativo.

A seguito di questa grave insufficienza abbiamo evidenziato le problematiche relative all’addestramento, al ricorso sempre più frequente agli straordinari e ad un uso indiscriminato dei precari, che hanno una formazione limitata e che non possono essere considerati sostitutivi dei professionisti, per loro la RdB ha ribadito la necessità della stabilizzazione. Oltretutto si prosegue ad aprire distaccamenti volontari a discapito di quelli permanenti. Si assiste ad una sostituzione sistematica sul territorio di personale volontario a scapito di quello professionista.

A questo proposito abbiamo fatto presente che ci sono distaccamenti volontari che non sono in grado di garantire il soccorso 24 ore su 24. La RdB ha colto l’occasione per denunciare un quadro politico preoccupante e sconcertante, non ci sono interlocutori credibili che possano darci speranze per intravedere un domani migliore. La realtà è fatta di poche risorse, poche assunzioni, di un nuovo comparto con più regole e meno diritti. La conseguenza diretta qua a Bologna è quella di avere sempre meno uomini, sempre più debiti ( ad oggi nell’ordine di centinaia di migliaia di euro) che impongono di tagliare su tutto. Poche le risorse in generale, soprattutto per i lavori di manutenzione delle sedi di servizio, inevitabile un peggioramento della qualità dell’ambiente lavorativo, soprattutto quando i deficit riguardano le strutture o i servizi igienico sanitari. Inutile in questo comunicato ripetere tutte le rivendicazioni, che noi tutti conosciamo, ma che comunque abbiamo fatto alla Commissione, preferiamo soffermarci sulle richieste dell’ RdB all’autorità cittadina, come l’appoggio politico per un eventuale futura apertura di un distaccamento permanente nell’area di S. Lazzaro, oggi chiaramente la proposta appare utopistica, ma speriamo che l’interessamento delle autorità locali possa servire come stimolo per avviare almeno un progetto di fattibilità. Inoltre sempre nell’ottica di aumentare la sicurezza, abbiamo chiesto di proseguire con l’impegno di installare idonea segnaletica orizzontale e verticale per gli idranti sottosuolo del territorio bolognese e di vigilare con più attenzione sulla viabilità cittadina, soprattutto nel centro storico, là dove le strade sono particolarmente strette e i parcheggi selvaggi rendono difficoltosa l’opera del soccorso. Un’altra iniziativa che la RdB vuole promuovere se ci sarà la necessaria sensibilità del personale e della dirigenza, è un progetto educativo rivolto alle scuole, “scuola sicura” già intrapreso da altri comandi in Italia.

Questo progetto ha trovato il pieno consenso della commissione, bisognerà dunque riparlarne a breve. Il consigliere Carella ha proposto dei benefit per i Vigili del Fuoco bolognesi, tipo affitti agevolati etc.

La RdB è favorevole ed auspica che possano nascere accordi tra le nostre amministrazioni che agevolino questa proposta.La Commissione si è impegnata a breve ad organizzare una visita presso il Comando di Bologna per verificare le effettive condizioni dei Pompieri.

Al di là delle rivendicazioni, delle proposte o degli impegni presi, noi come RdB riteniamo utile questo incontro, in quanto necessario per instaurare un canale di dialogo continuo tra le autorità cittadine e i Vigili del Fuoco.

Questo deve essere il modello futuro, la ricerca di una sinergia tra istituzioni ed enti, un rapporto stretto con il territorio e le sue maggiori componenti rappresentative, una maggiore vicinanza tra i cittadini e i corpi dello stato, al fine di migliorare il servizio e la qualità di vita di tutta la comunità.