Una decisione grave, quella assunta dall’amministrazione del Comune di Terni in ordine al personale dei S.E.C., con la quale si dimostra, ancora una volta, quale bassa considerazione abbia questa amministrazione delle lavoratrici e lavoratori dei Servizi Educativi.
A poche ore dal susseguirsi di nuove scosse di terremoto e dopo l’ordinanza del Sindaco che, come di consueto, aveva sospeso l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, il personale educativo, didattico ed ausiliario è stato avvisato che comunque dovrà svolgere, inutilmente, il proprio orario di lavoro, nelle proprie sedi, nidi, centri per bambini e scuole dell'infanzia.
Tutto ciò, oltre che paradossale, (l'ordinanza del 27 ottobre 2016, solo per citarne una analoga tra le più recenti, era identica, ma in quel caso l’incolumità delle lavoratrici non fu messa a rischio), è sintomo della superficialità con la quale il Comune di Terni sembra affrontare con fastidio, le questioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro (avremo modo, a breve, di esaminare nei dettagli anche questa specifica questione).
Basterebbe valutare il combinato disposto tra il D.Lgs 112 del 1998 e il Codice Civile, per scoprire che il personale docente, considerato che – per provvedimento autoritativo – è privato della possibilità di prestare la sua attività di docenza, è esonerato dall’obbligo di presentarsi in servizio. Tali giornate (o le ore di insegnamento previste per ciascun docente in quella giornata) non sono soggette, ovviamente, ad alcun recupero, in considerazione che la mancata prestazione didattica dei docenti è conseguente a una decisione per norma affidata a organi degli enti locali e, quindi, completamente al di fuori della volontà dei docenti stessi.
È evidente che una decisione come quella presa per il personale dei Servizi Educativi Comunali non è solo contraria alle norme, ma appare come inutilmente vessatoria, oltre ad aggravare la comprensibile ansia di tutti per la serie di eventi sismici che sembra non avere conclusione.
È incredibile che questa amministrazione pensi che il terremoto abbia imparato a discernere tra adulti e bambini e non tenga conto che obbligare il personale a restare dentro i plessi scolastici senza alcun bambino è un irresponsabile esercizio gratuito: da amministratori responsabili ci si sarebbe aspettato, al contrario, che ci si preoccupasse, oltre che delle scuole, anche di quei numerosi edifici e uffici pubblici che sono a rischio tanto quanto, in taluni casi anche di più, gli edifici scolastici.
Non ci sembra necessario aggiungere altro, se non l'auspicio che il Sindaco e l’Assessore competente si interroghino a quali rischi stanno sottoponendo le lavoratrici dei SEC, e che tutti i sopralluoghi dei tecnici negli edifici scolastici abbiamo esito rassicurante per riprendere con serenità l'attività didattica.
USB Comune di Terni
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