Ora che il tanto auspicato cambio della guardia in via Borsi c’è stato, è di fondamentale importanza, 45 giorni dopo il nuovo insediamento, ripartire insieme col piede giusto.
Questo sarà naturalmente possibile a patto che si vogliano ripristinare sul serio e con urgenza corrette relazioni sindacali, della qual cosa in vero non abbiamo alcun dubbio.
Certamente, visto lo sfascio della precedente gestione, non si potrà che fare di meglio e, a questo proposito, il fatto che ben 3 organizzazioni sindacali su 5 si siano rivolte lo scorso anno al Giudice del Lavoro, la dice lunga al riguardo. E ciò non va dimenticato.
Ma voltiamo pagina, rimbocchiamoci le maniche e, nonostante le macerie in mezzo alle quali ci troviamo costretti ad operare, proviamo a fissare le priorità di questo nuovo anno, che per sommi capi si possono così sintetizzare:
1. riapertura del tavolo di trattativa sui poli specialistici regionali (invalidità civile e previdenza marinara in primis, ma anche fondo volo, convenzioni, ecc.);
2. verifica urgente delle condizioni minime di sicurezza in cui versano ormai da tempo alcuni stabili, nel rispetto della vigente normativa e del T.U. 81/08;
3. mappatura completa della emergenza riguardante sedi e agenzie della regione (basata su organico, bacino di utenza, economicità e ubicazione);
4. formazione adeguata di tutto il personale che miri ad una crescita professionale ed economica reali, nell’ottica di un definitivo superamento del mansionismo;
5. chiarezza e trasparenza su tutte le odierne lavorazioni riguardanti l’ assistenza informatica e verifica delle eventuali disponibilità sul territorio;
6. riattivazione degli osservatori regionali, in particolare per quanto concerne la produttività, la sicurezza e la riorganizzazione del lavoro;
7. evitare comunque l’eccessiva frammentazione del personale in ambito provinciale per quanto concerne il paventato riassetto territoriale dell’area metropolitana;
8. problematica relativa agli adempimenti dell’ ufficio legale allocato presso la sede provinciale all’Amba Aradam;
9. verifica riguardante l’aspetto generale e organizzativo dell’ area ispettiva nella regione e sua funzionalità.
Naturalmente tutto ciò non potrà prescindere dalle indispensabili risorse economiche che, al momento, sono state drasticamente ridotte dall’applicazione della Legge 133/2008.
Lavorare comunque in questa ottica, significherà mettere una volta per tutte al centro i bisogni di un personale troppo a lungo bistrattato e salvaguardare la sua serenità lavorativa. Perché ancora oggi del cosiddetto “cliente interno” nessuno si cura. Anzi.
Coordinamento regionale RdB INPS Lazio