Il nuovo Cia dice che:
“La Cooperativa comunicherà alle OOSS provinciali il piano annuale delle aperture domenicali e festive entro il 31 gennaio di ogni anno.
Le parti convengono che le ore di lavoro ordinario, straordinario e supplementare prestate di domenica siano retribuite con le maggiorazioni sotto indicate, calcolate sulla quota oraria della retribuzione normale di cui all’art. 183 del CCNL:
• 40% per le prime 10 domeniche lavorate;
• 55% dalla 11a alla 20a domenica lavorata;
• 65% dalla 21a domenica lavorata in poi”.
A nostro avviso, questo rende immediatamente esigibile la prestazione domenicale ancor più che nel vecchio integrativo.
A questo si aggiunge l’importante perdita di retribuzione rispetto al passato.
Per esempio, un lavoratore con contratto part time di 30 ore, che svolge 3 domeniche al mese di sei ore andrà a perdere circa 350 euro.
Se le liberalizzazioni avevano già permesso alle aziende di imporre il lavoro domenicale, le lotte dei lavoratori Coop avevano permesso di arginare lo strapotere aziendale. Negli anni, man a mano, la cooperativa ha diluito sempre più i diritti, rendendoli inaccessibili a molti.
Questo integrativo finisce di abbattere i restanti diritti.
Non c’è nessuna conquista in questo, a dispetto di quanto possano dire Cgil, Cisl, Uil e Cobas.
USB si batte insieme ai lavoratori perché i diritti vengano estesi a tutti, non certo diminuiti a tutti.
USB Commercio