Auguri al Rettore che verrà
Finalmente si vota il nuovo Rettore dell'Università di Salerno. Occorre saper cogliere questa occasione per aprire una fase nuova, difficile ma ambiziosa.
E' necessario aprire una stagione di chiarezza e di trasparenza nelle scelte del prossimo futuro per una Università aperta ai bisogni delle nuove generazioni.
E' necessario che le stesse regole si applichino per ognuno nello stesso modo. E' necessario che si rimetta mano ad una struttura burocratica ed organizzativa che, soprattutto in vista dell'entrata in vigore delle norme sul bilancio unico, rischia di restare paralizzata dalle proprie inefficienze, nonostante l'impegno e la dedizione quotidiani di tanti dipendenti.
E' necessario ridefinire radicalmente i rapporti tra la struttura centrale ed i Dipartimenti che in questi ultimi anni sono stati stritolati e mortificati nella riforma dei distretti.
E' necessario riconoscere al personale tecnico-amministrativo la piena valorizzazione del proprio ruolo (salario accessorio, funzioni, formazione, ecc.). Questa componente universitaria ha dato un essenziale contributo a reggere una situazione difficile, caratterizzata dalla pesante riduzione numerica, dai tagli al salario e da una gestione che ha creato disparità ed ineguaglianze. In molti casi arretramenti e svilimenti professionali da un lato, carichi di lavoro ostrusi e spropositati dall’altro.
E' necessario ridare piena credibilità all'istituzione universitaria nel territorio cittadino e provinciale, fuori da ogni contaminazione con cordate e gruppi di potere. E' necessario dettare alla politica le soluzioni e non farsi imprigionare nel solito uso ed abuso fatto di subordinazione e rassegnazione accademica.
Salutiamo il Rettore Pasquino che tanto ha dato all’Università di Salerno, tanto ha tolto al personale tecnico-amministrativo in termini di organico e di salario accessorio, ma che se ci avesse ascoltato avrebbe sbattuto molto prima la porta ad una CRUI che, avallando la terribile riforma Gelmini, ha spalancato la porta alla deriva “privatistica” del bocconiano Monti.
Non sta a noi, come Organizzazione Sindacale, dare un'indicazione di voto. E' indubbio però che non tutte le candidature in campo per la carica di Rettore sembrano adeguate a dare risposta a queste esigenze che per noi sono essenziali.
Speriamo che sia femmina, perché l’unico candidato che ci ha dedicato una minima attenzione nel programma elettorale è stata una donna: basterebbe una forte solidarietà e coscienza di genere che in tanti ambiti purtroppo stenta a materializzarsi. Comunque, uomo o donna, abbiamo fiducia che tutte le componenti dell'Ateneo sapranno cogliere l'importanza dell'appuntamento al quale siamo chiamati, per scegliere una persona che al di là del curriculum possa eccellere in libertà, democrazia, indipendenza, coerenza ed onestà.
Noi faremo la nostra parte, senza sconti nè compromessi o interessi più o meno nascosti: come del resto è sempre stato.
Uomo o donna, USB fa gli auguri di buon lavoro al nuovo Rettore che verrà.
il Coordinamento USB Università