Questa mattina una delegazione della RdB Pubblico Impiego è stata ricevuta dalla VII Commissione del Senato per approfondire le proposte presentate il 26 gennaio scorso sulla legge della riforma dell’Università, il cosiddetto DDL Gelmini.
RdB ha chiesto una risposta nel merito agli emendamenti proposti, finalizzati a rivendicare il valore, il ruolo e la dignità del personale tecnico amministrativo. Il Senatore Valditara, relatore del DDL, ha condiviso le proposte relative alla partecipazione del personale tecnico amministrativo all’elezione del Rettore, riconoscendo che la più alta carica dell’Ateneo deve essere espressione di tutte le componenti; come pure ha condiviso la partecipazione del personale nel Senato accademico. Ha invece escluso la rappresentanza del personale tecnico amministrativo nel CdA, sostenendo che la nuova governance deve essere snella e veloce e non espressione delle componenti universitarie. Il Relatore non ha comunque assunto impegni, demandando le eventuali modifiche al dibattito parlamentare.
“Chiarissimo lo scopo della riforma, che realizza in pieno la trasformazione in azienda, svincolando completamente dalle rappresentanze elettive quello che oggi si chiama consiglio di amministrazione”, commenta dopo l’incontro Pietro Di Gennaro, della direzione nazionale RdB P.I.
Sottolinea Di Gennaro: "Si confermano l’impianto aziendalista e l’appesantimento normativo che manderanno in tilt tutte le amministrazioni universitarie. Siamo di fronte ad un processo che tende ad azzerare completamente la partecipazione del personale tecnico amministrativo nei percorsi di programmazione e controllo di tutte le attività a supporto della didattica e della ricerca. Il ruolo del personale ne uscirà svilito e verrà compromessa ogni aspettativa di sviluppo e rilancio dell’Università, come sta avvenendo in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione”, conclude il dirigente RdB P.I..